La rincorsa al treno Scudetto è ufficialmente iniziata: i nerazzurri conquistano i tre punti contro la Sampdoria e si riavvicinano alla vetta (-6). È un’Inter a due facce, domina e si diverte nel primo tempo per poi incassare e soffrire nella ripresa. Nell’arco dei novanta minuti, però, prevalgono gli sforzi di Antonio Conte di passare dal 3-5-2 al 3-4-1-2 con un Christian Eriksen sempre più integrato e protagonista. E col danese in forma si sblocca anche la Lu-La… È 2-1!
HANDANOVIC 6,5 – È spettatore non pagante per la prima metà di gara, poi cerca vanamente di mettere una pezza sul “gollonzo” di Thorsby e risponde presente sulla punizione di Leris. Poco lavoro per i suoi guantoni, non altrettanto per i suoi scarpini: il capitano la gioca con i compagni di retroguardia, sfidando al torello gli attaccanti blucerchiati ma allo stesso tempo dimostrando di essere notevolmente migliorato sotto questo aspetto.
SKRINIAR 6,5 – Gioca una partita prepotente, come da tempo non faceva. Nel primo tempo si sgancia con una certa frequenza, ritrovandosi anche in area avversaria. Nella ripresa soffre con la squadra e respinge gli attacchi avversari.
DE VRIJ 7 – Altra prestazione sontuosa per l’olandese. Sempre pulito, anche in fase di impostazione, e furbo quel tanto che basta per non farsi ammonire. In occasione del gol della Samp lascia saltare troppo libero Colley, ma in confronto a quanto fatto nel resto della gara questa macchia non può che sfumare nel nulla al triplice fischio.
BASTONI 6,5 – È cresciuto e si vede. Prova di carattere che lo vede spadroneggiare nei primi 45 minuti (nei quali arriva anche sul fondo per crossare) e sacrificarsi nella ripresa.
YOUNG 7 – Incredibile la facilità con la quale si sia inserito nel mondo Inter. La sua partita con la Samp ne è la prova: spinge, dribbla e crossa. Piuttosto che dell’età dovremmo fidarci del suo cognome. Promosso a pieni voti.
BARELLA 7 – Onnipresente. In assenza di Brozovic è lui il leader della mediana nerazzurra. Recupera, smista e dà sostanza. Senza dilungarci troppo, prestazione da incorniciare.
GAGLIARDINI 6,5 – Conte se la prende con lui quando allo scadere del primo tempo si lascia andare esibendo un colpo di tacco tanto inaspettato quanto rischioso. Ma la prova dell’ex atalantino è di tutto rispetto, sempre presente su entrambi i fronti. Diamo a Cesare quel che è di Cesare…
CANDREVA 7 – Sembra in stato di grazia e conferma quanto di buono visto contro il Napoli. Quando ha campo a disposizione mette sempre in difficoltà i diretti concorrenti. Si trova bene con il trio Eriksen-Lautaro-Lukaku, servendo al danese un assist per il gol poi annullato e al Toro una palla con scritto “spingimi” per il 2-0.
ERIKSEN 7,5 – Dopo una prestazione del genere è difficile pensare che ci sia qualcuno ancora dubbioso sulle sue qualità. Pronti, via e subito gol annullato. Ma è solo il preludio: l’assist per Lukaku è una finezza da fuoriclasse. Si diverte e fa divertire, intanto inizia a prendersi l’Inter…
LAUTARO MARTINEZ 7 – Dopo tante, tantissime chiacchiere finalmente si sblocca: prima serve di tacco Lukaku dando il via all’azione (splendida) del vantaggio, poi è freddo sotto porta e mette in rete l’assist di Candreva. Nonostante il ritmo cali nel secondo tempo, continua a dare tutto fino al momento in cui non viene richiamato in panchina.
LUKAKU 7 – È suo il primo gol post Covid dell’Inter in Serie A. Oltre a siglare l’1-0, Big Rom fa il solito lavoro sporco per la squadra e si diverte a terrorizzare la difesa della Samp nel primo tempo. Nella ripresa si eclissa e sciupa il match-point anticipato, ma questo non cancella la sua buona prestazione.
BIRAGHI 6 – Come già era successo in Coppa Italia, entra in coppia con Moses quando Conte decide di dare il cambio ai quinti di centrocampo. Da subito coinvolto nella partita, fa il suo spingendo e guadagnando falli e secondi preziosi.
MOSES 6 – Prova nella media per l’ex Chelsea. Entra in punta di piedi, bada al sodo con le coperture difensive e viene coinvolto in attacco per la prima volta solo al minuto 88: prima non pesca Sanchez, poi spara fuori da posizione favorevole.
BORJA VALERO 6,5 – Col suo ingresso al posto di Eriksen si torna al classico 3-5-2 nerazzurro. Subentra per dare equilibrio al centrocampo e aiutare la squadra nel fraseggio. Da giocatore esperto qual è legge bene la situazione e diventa il metronomo dell’Inter nel finale di partita.
SANCHEZ s.v. – Entra a 7 minuti più recupero dal triplice fischio, forse si sarebbe aspettato più spazio dopo la prova convincente del San Paolo. Ha tanta voglia di mettersi in mostra, ma finisce per essere troppo frettoloso. Troppo poco tempo per giudicarlo.
All. CONTE 6,5 – “Lo stop ci ha dato tempo di lavorare“, aveva detto alla stampa. Nel match di San Siro arrivano i primi frutti del lavoro, tutt’altro che scontato, del tecnico leccese: Eriksen si adatta al modo di giocare di Conte e Conte si appoggia sul talento del danese… Ora la squadra è tornata a girare e sembra pronta per il rush finale.
This post was last modified on 22 Giugno 2020 - 14:57