Alla vigilia della delicata trasferta sul campo dell’Hellas Verona, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa ai giornalisti presenti sul posto.
Col Bologna l’Inter ha dominato, ma ha perso per alcuni episodi nel finale. Come ci si lascia alle spalle una delusione del genere?
“Preparandoci per la partita con il Verona. In questi casi è sempre meglio giocare subito, servirà concentrazione per una partita difficile, contro un’ottima squadra“.
Come si prepara una gara come questa dal punto di vista fisico e mentale?
“Come sempre, cercando di conoscere l’avversario nei minimi particolari. L’importante è che la squadra sappia che tipo di partita deve fare, dove colpire e dove prestare maggior attenzione“
Squalifiche e infortuni vi stanno penalizzando, è difficile fare turnover con meno giocatori a disposizione?
“Credo sia un problema che stanno affrontando tutte le squadre. Giocando così tanto in così poco tempo, con i tre punti in palio e con questa temperatura, credo sia inevitabile che si paghi qualcosa dal punto di vista degli infortuni. Magari per qualche affaticamento non si rischia un giocatore che potrà tornare utile in seguito, ma io ho comunque piena fiducia in tutti i ragazzi che compongono la rosa, ho la possibilità di dare spazio a tutti i componenti perchè so che viene ripagato durante la prestazione“.
Domani si gioca alle 21.45. Da una parte un sollievo per il caldo in diminuzione, dall’altro il ritardo per il rientro. Quanto incidono queste variabili?
“Ci stiamo adeguando a questi nuovi orari, non è la prima e non sarà l’ultima volta. Sappiamo benissimo di dover affrontare certe situazioni e lo facciamo nel migliore dei modi, così come fanno tutti gli altri“.
Quali sono le minacce principali del Verona?
“Stanno facendo un ottimo torneo, sono la rivelazione del campionato. L’Hellas ha un bravissimo allenatore e ragazzi molto bravi e interessanti. Noi dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo, sotto tutti i punti di vista, sia tecnico che fisico“.
Trentadue punti realizzati in trasferta: è un segnale di maturità?
“Quello che cerchiamo di fare con i ragazzi è non pensare al discorso casa/trasferta. C’è sempre voglia di fare una grande partita e questo è importante per una squadra che vuole essere propositiva a prescindere che si giochi dentro o fuori casa“.