D’Ambrosio: “Se giochi nell’Inter ti abitui alle chiacchiere”

Al termine di Inter-Torino, anche l’ex della partita ha avuto l’occasione di dire la sua. Queste, infatti, le parole di Danilo D’Ambrosio, riportate da Sky.

D’Ambrosio: “Quando l’Inter vince ti portano alle stelle, quando perde…”

Così il nerazzurro ha commentato la partita che ha terminato la 32esima giornata di Serie A:

Vittoria che ci voleva dopo quanto successo in questi giorni. Ci aiuti a definire questo successo?
Chi gioca nell’Inter deve abituarsi alle chiacchiere. Quando si vince ci portano alle stelle, quando le cose non vanno bene ci criticano. Ma noi siamo abbastanza equilibrati, abbiamo un tecnico che vuole alzare l’asticella. Questa è una risposta alle chiacchiere”.

Ma c’è la paura di perdere Conte la prossima stagione?
“No, perché da come parla con noi sembra uno che voglia tutto tranne che non rimanere qui. Chiaro che sia uno esigente, ma ci sta aiutando ad alzare l’asticella”.

Ma quando si arrabbia vi spaventa?
“In alcune partite ha giustamente ribaltato lo spogliatoio, ma le sue richieste ti fanno crescere a livello individuale e collettivo. Sa come vincere, cerchiamo di seguire i suoi consigli”. 

In che ruolo vorresti giocare?
“L’importante è vincere, è cambiato anche il modo di ragionare: davanti c’è il gruppo, l’Inter”.

Ma dove ti vedi in prospettiva futura?
“Dipende dalle circostanze, fare il terzo mi si addice di più però per le mie qualità, che sono meno offensive, posso fare anche il quinto in alcune partite. All’Inter, comunque, ci deve essere concorrenza, se no non si può puntare a vincere”.

Siete stati bravi a muovere palla su calcio da fermo.
“Il bello del calcio è questo, prepari tante cose poi si può vincere con una giocata dei singoli. Se erano preparati? No… Sul secondo gol siamo stati bravi a trovare gli spazi nel modo giusto. La tattica, però, conta fino a un certo punto, poi ci sono i giocatori”.

Ma perché l’Inter è riuscita solo in parte a non essere più pazza?
Ci siamo complicati la vita da soli a volte, fa parte del processo di crescita. Non siamo stati bravi a tenere il risultato e a soffrire fino alla fine. Ci sono margini di miglioramento e su questo dobbiamo migliorare”. 

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