L’ex dirigente dell’Inter Ernesto Paolillo cerca di analizzare a TMW Radio la situazione in casa nerazzurra, dopo le dichiarazioni di Conte.
“Ci sono rimasto male anche io, perché ci possono essere dei momenti di contrasto ma tutto si deve fare all’interno delle stanze della società e non fuori .Mi sono chiesto il perché, visto che Conte è molto intelligente e sa che ci sono delle conseguenze. E’ stato qualcosa di calcolato. Sono più propenso a pensare che abbia qualche altra squadra che lo attiri. Altrimenti non arriva al punto tale di arrivare anche a una rottura. Parole del genere lasciano il segno”.
Aggiunge anche sulla questione: “Rottura? No perché stimo Conte ma chiederei un confronto diretto e non risponderei ai media, proprio per non fare lo stesso errore di Conte”.
“Uscita più verso la presidenza”
“Penso che sia più verso la dirigenza che non verso la proprietà. C’è un’altra chiave di lettura. C’è stata già stata una polemica per la campagna acquisti non soddisfacente. L’Inter quest’anno ha buttato via una grande opportunità. Poteva giocarsela fino in fondo. Credo che qualcuno lo abbia rinfacciato a Conte”.
Conte come Mourinho? “Era molto professionale, ha avuto anche lui dei momenti in cui si è lamentato ma lo ha sempre fatto in un modo manageriale. Chiamava Moratti o me e chiedeva incontri insieme agli altri dirigenti perché aveva delle cose da dire. Sapevamo che lui sapeva difendere perfettamente la squadra da ogni tipo di accusa. Quando Mourinho ci comunicò che sarebbe andato via, non parlò mai se non alla fine della Champions”.
Rapporto in via di chiusura? Secondo Paolillo: “Proprio perché Conte è intelligente, sa le conseguenze di ciò che ha fatto. Qualora non andasse via lui, qualcosa nel giocattolo si è rotto. E’ talmente intelligente che sa che la conseguenza è quella di trovarsi un’altra squadra. E’ difficile rattoppare il buco dopo quello che è successo. Giusto che vada via chi ha creato il caos. Lo abbiamo visto anche ai miei tempi con Mancini. E’ un film già visto”.