Romelu Lukaku ha impressionato tutti alla sua prima stagione all‘Inter: gol, assist, lavoro per la squadra e uomo spogliatoio. Così l’attaccante si è preso in mano la squadra nerazzurra.
A inizio anno molti quotidiani si erano chiesti se l’attaccante belga valesse davvero la cifra spesa dai nerazzurri per portarlo alla Pinetina. La risposta data dal belga è stata chiara: 31 gol e 5 assist. Numeri pazzeschi che dimostrano come Lukaku sia uno degli attaccanti più prolifici di Europa, dietro solo a due mostri sacri come Ronaldo e Lewandoski.
Il giocatore nerazzurro può ancora superarsi e raggiungere le 34 reti di Ronaldo, il Fenomeno, della stagione ’97/’98 e le 37 reti di Eto’o nell’annata 2010/2011. Il record battuto di Alan Shearer di gol consecutivi in Europa League dimostra le qualità di un giocatore capace di mettere dentro un pallone su due a partita a disposizione.
L’attaccante ha dimostrato di non essere soltanto, un bomber, un realizzatore, al contrario del suo predecessore Icardi, che molti a inizio anno rimpiangevano. Romelu è molto altro: aiuta la squadra in fase di impostazione, quando c’è bisogno di far respirare i compagni e rappresenta un riferimento all’interno dell’area di rigore.
Non solo è prezioso dal punto di vista tattico, ma anche soprattutto dal punto di vista umano. L’attaccante belga è un punto di riferimento all’interno dello spogliatoio, un ragazzo d’oro, capace di aiutare il prossimo nel momento del bisogno. Un vero e proprio leader, generoso non solo nel pressing fino a fine gara, ma anche nelle interviste, quando c’è da elogiare un compagno.
L’Inter e il suo bomber sperano di poter continuare a sognare e andare avanti nella competizione europea per regalare un trofeo ai tifosi. Per ora l’attaccante belga ha già dimostrato di poter rientrare di diritto nell’Olimpo dei centravanti nerazzurri. Nel caso riuscisse a vincere l’EL, il paragone con Ronaldo, il Fenomeno, non sarebbe più così utopico e paradossale.
This post was last modified on 12 Agosto 2020 - 14:47