Alle ore 21:00 di lunedì 17 agosto, l’Inter affronterà lo Shakhtar Donetsk per la semifinale di Europa League. Mircea Lucescu, ex allenatore di entrambe le squadre, ha offerto una descrizione del prossimo avversario dei nerazzurri.
LE PAROLE DI LUCESCU
Mircea Lucescu ha allenato sia l’Inter (nella stagione ’98-’99) che lo Shakhtar (dal 2004 al 2016). È quindi un allenatore che conosce molto bene le caratteristiche della squadra ucraina, avendola allenata per oltre 10 anni.
Di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport:
PARTITA COMPLICATA – “In questo momento lo Shakhtar è difficile da battere. Giocano in un certo modo da molto tempo e hanno raggiunto una grande organizzazione di gioco. Sarà difficile trovare la palla quando questa sarà in possesso della squadra di Castro. L’Inter sa mettere in campo aggressività, ottime individualità. Sarà una gara tra le individualità e organizzazione difensiva dell’Inter e la voglia di controllare le partite dello Shakhtar. In Ucraina abbiamo creato un ottimo sistemo, con tanti giocatori brasiliani che hanno portato un modo diverso di giocare e tanta qualità. Europa League del 2006? C’è tempo per vincere un altro trofeo. Di recente potevamo vincerne un’altra, ma abbiamo perso in semifinale contro il Siviglia”.
TALLONE D’ACHILLE DEGLI UCRAINI – “Ma lo Shakhtar può tornare a vincerlo quest’anno. Punto debole degli ucraini? In questo momento sono nettamente favoriti in Ucraina: per l’Inter sarà essenziale la voglia di mettersi a disposizione da parte dei giocatori, le ripartenze che possono fare male“.
INSIDIA MAGGIORE – “Alan Patrick è cresciuto molto. È un giocatore fondamentale a metà campo, Lui e Marcos Antonio lì sono bravissimi. Forti anche Junior Moraes e Taison“.
PIRLO – “Mi aspettavo di vederlo allenatore, perché era un giocatore molto equilibrato. Saprà fare bene, perché avrà una società che saprà proteggerlo, soprattutto all’inizio“.
PER CHI TIFA? – “L’Inter è la mia squadra italiana, anche se quelli dello Shakhtar sono i miei ragazzi, cresciuti insieme a me“.