Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora ha le idee chiare: “Delle risorse del Recovery Fund, chiederemo un miliardo e mezzo di euro per lo Sport“. Il progetto del ministro è articolato su due linee principali e non si limita alla ripartenza “post” Covid.
DAGLI IMPIANTI ALLA MENTALITÀ: I PUNTI DI SPADAFORA
Spadafora ha spiegato il piano per il futuro dello sport in sede istituzionale, nella commissione Cultura della Camera dei Deputati. Ecco quale sarà la prima linea di azione: “Il nostro ministero si sta già concentrando nella richiesta di almeno un miliardo di euro che possa essere complessivamente indirizzato all’impiantistica sportiva“.
Come riportato da calcioefinanza, Spadafora ha fatto il punto sul gap strutturale con gli altri Stati europei: “Sull’impiantistica sportiva serve un lavoro enorme. Bisogna colmare la distanza col resto d’Europa. Non si tratta solo di realizzare nuovi impianti o ristrutturare quelli esistenti, ma bisogna avere come obiettivo una revisione delle strutture che possa portare a una transizione al digitale mettendosi al pari di altri Paesi europei“.
Infine, il ministro a una riflessione sull’approccio italiano allo sport: “Tutti questi lavori si accompagnano a una necessità che abbiamo: quella di disegnare una strategia complessiva del mondo dello sport, molto spesso finora a breve termine e senza una visione strategica. Pertanto, nelle prossime settimane continueremo l’ascolto e il confronto con tutte le rappresentanze del mondo dello sport, dai vertici nazionali fino a quelle articolate in modo locale“.