l’Inter resta in scia al Milan. I nerazzurri sono chiamati ad impegni sulla carta facili: Verona, Crotone e Sampdoria, in attesa dello scontro decisivo dei rossoneri contro la Juventus il 6 gennaio, che potrebbe portare Lukaku e compagni in vetta (se non prima ovviamente). Secondo la ‘Gazzetta dello Sport’, non ci sono scuse: il punto di forza principale di questa Inter è proprio l’organico. Il ritorno al 3-5-2 ha riconsegnato al tecnico pugliese una squadra fisica e quadrata, che non brilla collettivamente ma vince: sono sei le vittorie di fila che l’hanno portata in vetta. In aggiunta, il dramma dell’eliminazione dalle coppe diventerà un grande alleato per i nerazzurri che avranno maggior riposo rispetto alla concorrenza.
La solidità del 3-5-2 ha inevitabilmente portato ad un’involuzione sul piano del gioco. Anche contro lo Spezia, così come era accaduto contro il Napoli, l’Inter ha concesso il campo agli avversari giocando di rimessa. La mancanza di dominio del gioco potrebbe essere pericolosa negli scontri diretti che verranno ma Conte, con 18 punti in sei gare, sta ottenendo risultati ergo finché vince ha ragione. Un altro nodo fondamentale, anzi cruciale, da risolvere sono i fattori extra campo. L’Inter è una squadra che vive di polemiche: Conte-club, Conte-Eriksen e Piano B. Il gruppo sembra compatto, ma la società deve intervenire per tutelare la compattezza di uno spogliatoio che troppo spesso viene esposto ad attacchi mediatici.
This post was last modified on 22 Dicembre 2020 - 15:34