“Non si capisce dove sia la forza reale dei rossoneri, che come le altre squadre non sono al completo perché il calcio del virus tiene tutti su un tono più basso, ma l’Inter è l’opposto del Milan: difficilmente può giocare bene, ma ha tanti giocatori decisivi. L’Inter non ha la leggerezza del Milan: è un’armata potente, quindi lenta. Qualunque passo è nervoso, qualunque cosa tende subito al dramma. L’Inter cresce, il Milan resiste: aveva grossi problemi in difesa, adesso ha preso solo quattro reti nelle ultime sei partite. Conte ha raggiunto solo metà della sua perfezione, ma forse basta“. Lo scrive Mario Sconcerti sull’edizione odierna del Corriere della sera.
“Sento spesso dire che Conte smetterà presto di allenare – si legge – perché è una candela che brucia dall’alto e dal fondo, dura la metà del tempo. Non credo andrà così. Conte è sulle spine perché questo è l’anno che decide la sua caratura. O vince o perde posti nei soldi e nella stima. Ma l’isteria non uccide, asciuga. Ora guida l’Inter in un modo diverso da un mese fa. Ha meno giri, non è calmo ma lascia più fare. Sta imparando a gestire ingoiando“.