Il legale del Milan Leonardo Cantamessa ha parlato del famigerato scontro tra Ibrahimovic e Lukaku. E non ha risparmiato una frecciatina all’Inter di Antonio Conte.
CANTAMESSA: “PENSARE AL RAZZISMO È ASSURDO E GROTTESCO”
In un’intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Cantamessa ha detto la sua sullo scontro adesso al vaglio della Procura Federale. Ecco le sue parole sull’apertura dell’indagine: “Se si guarda l’evento e non la sua eco, sarebbe un nulla di fatto. Sono entrambi grandi giocatori, con una differenza: il Milan ha dimostrato di poter fare bene senza Ibrahimovic, l’Inter non può far a meno di Lukaku“.
Sulle parole effettivamente pronunciate dallo svedese: “Non gli ha detto «monkey» ma «donkey» che letteralmente vuol dire «asino» ma nel gergo sportivo significa «scarso»“. Segno che non si sarebbe trattato di razzismo come ci tiene a specificare: “La storia dei riti voodoo è stata tirata fuori dal presidente dell’Everton per cose che riguardavano lui e Lukaku. Non esiste razzismo nelle parole di Ibrahimovic“, afferma il legale rossonero.
Cantamessa chiosa così sulla questione: “Pensare che uno che è vissuto in una sorta di ghetto dica frasi razziste è assurdo e grottesco“. Nelle prossime settimane si saprà se anche la Procura Federale, che venerdì ha ascoltato Ibrahimovic, sarà dello stesso parere di Cantamessa.