L’edizione odierna del Corriere della Sera, si sofferma sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal numero uno dell’Inter, Zhang Jindong. Ribadendo come il discorso relativo al taglio delle “attività irrilevanti” fosse rivolto al mercato cinese.
Infatti, come confermato anche da fonti interne del club, l’intenzione di Steven Zhang è quella di non mollare le redini del club almeno fino alla conquista di un titolo. Ecco perché la società nerazzurra starebbe cercando un prestito ponte di almeno 150 milioni, necessari per il continuo del campionato. Per questo i nerazzurri starebbero trattando con Bain Capital, fondo di debito che potrebbe garantire altra liquidità
“Tra le trattative per la cessione della società o di una sola quota di minoranza e il reperimento di garanzie necessarie per ottenere un finanziamento, la proprietà è impegnata in una corsa contro il tempo. Un fondo avrebbe offerto un prestito, ma chiesto in pegno le azioni della holding Great Horizon: proposta rigettata. Comunque si vogliano leggere le parole di Jindong Zhang, l’Inter e il calcio in generale non possono essere considerati asset strategici. La linea del patron di Suning va nel solco tracciato dal governo cinese: stop agli investimenti non essenziali, privilegiare il mercato interno, basta spese eccessive per il calcio. Così resta sul tavolo l’offerta di Bc Partners da 750 milioni, ritenuta insufficiente. Ma il più grande nemico di Suning ora è il tempo” scrive il quotidiano.
This post was last modified on 20 Febbraio 2021 - 12:16