Beppe Bergomi, ex capitano dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Radio Nerazzurra di Inter, dello scudetto e dei programmi futuri della società, soprattutto in ottica calciomercato. Ecco le sue parole:
Sull’addio di Conte:
“Difficile commentare. Per me, Antonio è un amico e un grandissimo allenatore, mi sarebbe piaciuto vederlo all’Inter anche con un ridimensionamento. Non penso abbia deciso negli ultimi giorni, ma sia stata una decisione maturata da almeno 6 mesi. Ha capito che era rimasto da solo, che la presidenza era assente e non ci ha visto chiaro quando Steven Zhang è tornato e non c’è stato dialogo”.
Sull’arrivo di Inzaghi:
“A me va bene, lo conosco dal settore giovanile: ha passione, voglia, determinazione. Arrivare all’Inter la vede come una grande opportunità. Peraltro è un segno di continuità anche vista la rosa”.
Sulle possibili cessioni:
“Mi preoccupo se partono alcuni giocatori. Qualcuno lo puoi sacrificare, ma non tutti. Lukaku, Hakimi, Barella, De Vrij, Bastoni e Brozovic, secondo me, dovrebbero essere trattenuti. Sostituire uno come Hakimi è dura, vedremo: io non lo toccherei mai”.
Sul ritorno di Allegri in Serie A:
“Sa come comportarsi, ha le idee chiare, è scaltro. Il tempo che Pirlo ha perso, specie all’inizio, Max non l’avrebbe perso. L’Inter ha strameritato di vincere lo scudetto, ma la Juve ha lasciato punti con squadre come Benevento e Crotone, sena restare attaccata al vertice. Quindi vedo una Juve che torna a essere più forte”.
Sulle differenze tra la Lazio di Inzaghi e l’Inter di Conte:
“Si assomigliano abbastanza. Nell’Inter la parte destra funziona meglio, mentre la Lazio sviluppa gioco più a sinistra. Poi cambiano le caratteristiche dei giocatori, basti guardare al centrocampo: Brozovic è un Lucas Leiva con più qualità; Luis Alberto strappa, mentre Eriksen è più di posizione; Barella è un tuttocampista, Milinkovic-Savic è più fisico. Entrambe le squadre, comunque, sono strutturate per contenere e ripartire”.