Mario Sconcerti, nel corso del suo editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato la situazione in casa Inter in seguito alle proteste dei tifosi per la cessione di Lukaku. Ecco l’opinione del noto giornalista:
“Non c’è niente di clamoroso nella situazione dell’Inter. Ci sono state decine di buone indicazioni. L’Inter non ha pagato per otto mesi gli stipendi a giocatori che erano in corsa per lo scudetto. Vinto quello ha perso il suo allenatore dopo un colloquio sui programmi. Lo stesso Zhang ha avvertito che si era davanti a un ridimensionamento del mercato e degli ingaggi. È stato chiesto un prestito dietro l’altro fino a mettere insieme un debito che supera il valore della società“.
Poi continua
“Oggi l’Inter è sotto ipoteca, qualunque liquidità arriva a debito o dal mercato. Era tutto chiaro e non credo nemmeno sia finito. L’Inter dovrà essere ceduta. Non c’è niente che sia possibile risanare se non ci sono soldi disponibili nella cassa madre. Cedere grandi giocatori era inevitabile. Qualcuno si è chiesto perché il figlio di Abramovich sia venuto a Milano a parlare direttamente con Lukaku, cioè un tesserato dell’Inter, senza che l’Inter dicesse niente? O come possa accadere che un acquisto di questa complessità di contratto sia stato praticamente concluso in tre giorni? Io non ci credo. Penso sia stato qualche emissario dell’Inter a lanciare l’amo. Era suo diritto. Direi di più, era suo dovere. Ma se questa è una colpa, è colpevole anche rimanerne sorpresi”.