Dopo il 4-0 dell’Inter sul Genoa, Lele Adani, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha offerto la sua analisi del match e della situazione interista. Ecco le sue affermazioni.
“Partiamo dai singoli, soprattutto i nuovi. Un gol e un assist per Dzeko, un gol e un assist per Calhanoglu. Ecco, il turco è rimasto sui valori visti nell’ultimo periodo al Milan. Non so se può essere il nuovo Luis Alberto di Simone Inzaghi, ma rispetto a qualche anno fa ha preso autostima, fiducia nei colpi che ha nel repertorio. Non sarà Eriksen nel controllo dei tempi di gioco, ma è più costante nella corsa. Però a stupirmi è stato un altro giocatore, che c’era già lo scorso anno. Parlo di Vidal. Un impatto inaspettato, nell’unica porzione di partita in cui il Genoa stava cercando di reagire. Se entri dalla panchina e incidi così, vuol dire che l’atteggiamento è quello giusto“.
INTER – “Passare in vantaggio in avvio avrà anche aiutato, ma mi ha colpito la voglia di riconquistare subito il pallone perso e di giocare in avanti sulle seconde palle. Te lo puoi permettere quando stai molto bene fisicamente. Poi ho visto anche un’Inter fluida e creativa nel gioco, facilitata dall’impostazione dei tre centrali dietro, il punto di forza che non è cambiato da Inzaghi a Conte“.
LAUTARO – “Non si è sentita l’assenza? E qui bisogna dire bravo a Sensi. Magari ha sbagliato qualche tocco, ma è stato fondamentale nel lavoro di collante tra centrocampo e attacco, sia in ampiezza che tra le linee“.
MERCATO IN ATTACCO – “Leggo di Thuram e Correa, io andrei su Muriel. Ma anche i primi due hanno un senso: il francese perché è un attaccante di “tutte cose”, fa il centravanti o l’appoggio a uno come Dzeko; il secondo perché ha i colpi“.
This post was last modified on 22 Agosto 2021 - 11:19