Alle 18 ora italiana sono iniziati i sorteggi di Uefa Champions League per la stagione 2021-2022 e l’Inter, che si trova in prima fascia dopo la vittoria dello scudetto dell’anno scorso, dopo aver pescato in seconda fascia il Real Madrid di Carlo Ancelotti, dovrà affrontare nuovamente anche lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi uscito dal sorteggio della terza urna come l’anno scorso e infine lo Sheriff Tiraspol che si trovava in quarta fascia.
L’ALLENATORE – L’Inter incontra nuovamente Real e Shakhtar ma le incontra con filosofie di gioco del tutto diverse rispetto a quelle dell’anno scorso. Specialmente la squadra ucraina, la quale, puntando su De Zerbi si pone come obiettivo principale quello di vincere giocando un bel calcio, cosa a cui gli ucraini non erano abituati nella scorsa stagione (vedasi anche la partita di ritorno tra Inter e Shakhtar terminata 0-0).
LA STELLA DELLA SQUADRA – Non c’è una vera e propria stella, ma se Roberto De Zerbi dovesse puntare su un giocatore in particolare lo farebbe su Tete, giovane esterno destro brasiliano classe 2000 che per caratteristiche ricorda vagamente il suo vecchio pupillo ai tempi del Sassuolo Domenico Berardi. Il ragazzo ha collezionato ben 88 presenze condite da 22 gol e 14 assist, che a soli 21 anni fanno ben sperare il club ucraino.
COME GIOCA – L’idea di gioco dell’allenatore bresciano è chiara: 4-2-3-1 con esterni veloci e tecnici – Tete e Marlos a sinistra e Pedrinho e Solomon a destra – che puntano soprattutto a rientrare con il loro piede forte per mettere dei cross taglienti all’interno dell’area di rigore dove è pronto a segnare uno degli ultimi arrivi in casa Shakhtar, ovvero Lassina Traorè, giovane attaccante 2001 arrivato in estate dall’Ajax. Il fulcro del gioco resta il brasiliano Marcos Antonio, che dai suoi piedi farà partire la maggior parte delle azioni pericolose della squadra. Difensivamente parlando la squadra non è impeccabile, anche a causa di nomi non eccellenti, tra i quali troviamo soprattutto l’ex Sassuolo Marlon. Dodo potrebbe dar fastidio con le sue incursioni ma potrebbe anche lasciare qualche spazio in più in difesa con una delle sue discese sulla fascia.
LO STADIO – E’ uno degli stadi più moderni d’Europa, nonchè uno dei pochi al mondo che dispone di un riscaldamento all’interno dello stadio per prevenire i gelidi inverni ucraini. Dispone di una capacità di circa 52000 posti a sedere, 2/3 dei quali saranno utilizzabili per le partite in casa dello Shakhtar (sempre se Donetsk non rientrerà in una delle zone rosse della nazione).