Intervistato dal sito di Sorare, gioco di calcio fantasy, il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, ha parlato della sua vita all’Inter. Significativa la sua frase d’apertura dell’intervista: “L’Inter per me è famiglia”. Parole che, se mai ce ne fosse stato bisogno, consacrano ancora di più Zanetti a bandiera e icona storica di questo club.
In questa intervista, Pupi, spiega cosa vuol dire essere capitano di una squadra storica come l’Inter: “Essere capitano è una grande responsabilità, per prima cosa perché ho cominciato a farlo da giovane. Poi sono stato capitano di grandi giocatori come Baggio, Ronaldo, Eto’o, Ibrahimovic. Un capitano non è quello che urla di più, ma è quello che fa la differenza con l’esempio”.
Non poteva mancare il ricordo di un’impresa che rimarrà impressa nella sua vita, nella vita di tutti i tifosi nerazzurri e nella storia del club, il Triplete: “Fu un anno intenso, speciale, ognuno di noi sentiva di essere di fronte a una grande opportunità. José fu capace di costruire un gruppo di grandi giocatori, con grandi personalità. Negli ultimi due mesi abbiamo avuto due partite decisive: quella contro il Chelsea fu complicata, poi col Barcellona fu una finale anticipata. Infine la vera finale, nel Bernabeu, con tutto quello che rappresenta quello stadio. Come capitano, ho avuto il privilegio di alzare la Coppa e portarlo di nuovo a Milano. Rimarrà sempre nella storia del club e del calcio: per me è stato come realizzare un sogno”.
This post was last modified on 14 Ottobre 2021 - 22:49