Inter e Milan sono pronte ad accelerare sul progetto Nuovo Stadio. A favorire l’avvicinamento al “traguardo”, la disponibilità delle tre parti in causa a mediare su alcuni punti. Oltre ai due club milanese, il terzo interlocutore è il Sindaco Beppe Sala che domani è pronto ad incontrare il management delle due squadre.
A riferirlo quest’oggi il Corriere della Sera che fa luce su quello che sarà l’oggetto del confronto di domani. Sul tavolo del neo Sindaco di Milano, 4 nodi cruciali da sciogliere il prima possibile per consentire l’avvio definitivo dell’iter burocratico finalizzato all’inizio dei lavori. Ecco i quattro punti:
- VOLUMETRIE: L’area destinata al nuovo stadio ha un indice volumetrico di 0,35. Inizialmente il progetto prevedeva un indice volumetrico pari a 0,64 mentre ora è sceso fino a 0,51. Disponibilità e margini per scendere ancora ci sono.
- RECUPERO MEAZZA: Nodo importante il futuro di San Siro. Inter e Milan hanno rinunciato all’idea iniziale di abbatterlo. Ci si potrebbe accordare con la demolizione del solo primo anello e la copertura del terzo, salvaguardando le rampe elicoidali del secondo anello, fronte orientale, per metà della struttura. San Siro diventerà un museo e uno spazio per attività all’aperto e al chiuso
- LA SCELTA DEL PROGETTO: La Cattedrale di Populous o gli Anelli di Manica? La decisione è attesa a breve con il primo progetto favorito. A prescindere dal progetto vincitore lo stadio sarà di 60mila posti di cui 12.500 premium e un costo di 650 milioni di euro per tre anni di lavori.
- IMPATTO DEMOLIZIONI: Problema di non poco conto da affrontare. L’area prevede lo smaltimento di circa di 754mila metri cubi di materiale di scavo da smaltire con il transito di 70mila camion per oltre 153mila viaggi. Tutto questo monitorando costantemente il livello delle polveri sottili, mettendo in preventivo interventi per mantenere il livello entro i limiti consentiti della legge.