L’ex presidente nerazzurro MassimoMoratti non è d’accordo sull’abbattimento dello Statio Meaza e ne ha parlato in un’intervista a Repubblica.
Moratti, come molte generazioni di tifosi e giocatori, è legato a San Siro da sentimenti e ricordi indelebili. In quel luogo Moratti ha vinto tutto con l’Inter.
“Quello è uno stadio con una sua storia che è parte della storia di Milano ed è fatta anche di sentimenti”.
Perché Inter e Milan dovrebbero continuare a giocare nella struttura attuale?
“Perché San Siro è lo stadio degli stadi, un impianto che è sempre stato considerato ottimo per vedere le partite. Certamente mi dispiacerà quando verrà demolito, ma non perché penso che sia un monumento intoccabile. Per i tifosi e anche sotto il profilo sportivo il Meazza va benissimo, al limite basterebbe metterlo a posto», ha detto l’ex presidente nerazzurro.”
I club insistono su un moderno impianto?
“Ah, non credo che il nuovo stadio stia particolarmente a cuore ai tifosi. Non ho sentito nessun appassionato dire “se non si fa è un disastro”. Ai frequentatori di San Siro, e parlo non solo di chi segue il calcio ma anche di chi va a vedere i concerti, la vita non cambierà. Si tratta di un’operazione che interessa le società per motivi economici-finanziari e il Comune da un punto di vista urbanistico. Non so come sono i conti dei due club ma avranno fatto i loro calcoli e trovato una convenienza. Per il resto, non mi sembra che la gente non ci dormisse la notte senza un nuovo stadio”.
E quando gli chiedono qual è il suo pensiero l’ex presidente risponde
“Io ne avrei fatto a meno, sì. capisco le esigenze di modernizzazione, anche se per i tifosi, sinceramente, non mi sembra rappresentino un problema. In ogni caso si potrebbe sempre ristrutturare l’esistente perché è uno stadio fantastico“.
Ci avevate pensato anche noi ad uno stadio nuovo?
“Allora si parlava di un’impostazione diversa. Si volevano realizzare due stadi diversi e visto che non c’era la certezza di chi tra Inter e Milan sarebbe rimasto a giocare a San Siro, ognuno studiava soluzioni alternative per conto proprio. Però si trattava di fare un secondo impianto, tra l’altro più piccolo, continuando a mantenere in vita il Mezza. Nessuno pensava di demolirlo. Cerimonia inaugurale Olimpiadi al Meazza? Si inizierà a costruire uno stadio nuovo, si lascerà il cantiere per le Olimpiadi e poi si butterà giù lo stadio. Una soluzione che mi sembra strano“.