Domani l’Inter di Inzaghi, che ha preparato una formazione inedita, sfiderà lo Spezia di Thiago Motta, per la 15 giornata di Serie A.
L’italo-brasiliano fu uno dei protagonisti del leggendario triplete nerazzurro sotto la guida di Josè Mourinho.
Il Secolo XIX ripropone alcune vicende legate all’ex centrocampista e all’anno del triplete.
Sul suo trasferimento all’Inter:
“Mourinho un giorno mi chiamò per dirmi se ero pronto ad andare in guerra. Arrivai così all’Inter. In realtà mi ero accordato con la Roma che offriva di più, ma Preziosi venne nello spogliatoio a dire di avermi ceduto ai nerazzurri con Milito. Poi arrivò Mou, uno che sa cosa dire e come motivare“.
Sul triplete vinto, Thiago Motta ha svelato un interessante retroscena riguardante Samuel Eto’o:
“La svolta arrivò in primavera. Dopo la Coppa d’Africa, Mourinho rimproverò Eto’o davanti a tutti dicendogli che non faceva abbastanza e lui si mise a fare pure il terzino. Poi la vittoria con il Chelsea negli ottavi e la semifinale con il Barcellona. Sempre dispiaciuto di non aver giocato la finale 2010. Eravamo una squadra costruita da Mou per il contropiede.”
Infine un commento sul suo addio all’Inter e il passaggio al PSG:
“Il mio addio? Branca diceva a tutti che il problema dell’Inter ero io, a gennaio 2012 mi chiamò Leonardo nonostante avessimo avuto un duro confronto nello spogliatoio dell’Inter. E poi pure Ancelotti. In teoria c’era l’accordo per giugno, ma poi presero Guarin e Moratti mi lasciò andare al PSG“.