L’Inter di Simone Inzaghi non strappa punti al Bernabeu, uscendo dallo stadio con rammarico dopo la sconfitta per 2-0 rimediata dai Blancos.
Le ragioni dietro questo risultato sono diverse, dalla differenza a centrocampo, alla follia di Barella, passando per la pericolosità costante di Vinicius Junior.
Un altro motivo, che ieri è stato lampante, la coperta corta e la poca qualità dei cambi in un palcoscenico come quello della Champions League.
All’intervallo Inzaghi ha optato per la sostituzione di Dumfries, al suo posto Dimarco. La conseguenza è stata alzare D’Ambrosio a tutta fascia, con l’ex Hellas nei tre dietro.
Una squadra che vuole lottare per proseguire il più possibile in questa competizione deve avere dei cambi all’altezza, se si sta perdendo 1-0 contro il Real non si può essere costretti ad alzare la posizione del numero 33 nerazzurro, perché è più adatto a svolgere compiti difensivi.
Il Real ieri ha inserito dalla panchina tre giocatori dal calibro di Camavinga, passaggio stellare di tacco e totale ordine con la palla tra i suoi piedi, Valverde, dominante, e Asensio, autore di un gol da capogiro.
Bisogna completare gli esterni, Marotta deve esserne consapevole. I jolly D’Ambrosio e Dimarco sono ottimi, ma non possono essere le prime riserve per due ruoli, a testa, in campo.