Da anni ci accompagna nei viaggi in macchina, riuscendo a farci visualizzare una partita senza l’ausilio delle immagini. Un bagaglio di parole infinito, un ritmo ineguagliabile, una passione per il calcio strabordante: parliamo di Francesco Repice, da tempo il numero uno della radiocronaca nostrana. Insieme, tra le altre cose, abbiamo parlato di Inter e dell’imminente derby d’Italia. Lo ha intervistato per noi Pierfrancesco Vecchiotti.
Il percorso di Inzaghi all’Inter è stato, finora, altalenante: grandi difficoltà sia all’inizio che alla fine di questi primi mesi in nerazzurro; in mezzo, una squadra che sembrava padrona incontrastata del campionato. Ti aspettavi un andamento di questo tipo?
“Sì, me lo aspettavo. Inzaghi è sempre stato bravo a circondarsi di collaboratori che sono maestri nella gestione fisica dei calciatori. In questo, l’ex Lazio e il suo staff sono i numeri uno. Così, fino a quando non ha avuto problemi tutto è andato alla grande. I momenti di difficoltà però poteva e doveva gestirli meglio“.
A quali situazioni ti riferisci in particolare?
“Parlo della partita di ritorno con il Liverpool e del derby: a parer mio, l’Inter adesso è in difficoltà perché ha risentito di queste due sconfitte. In Champions, appena dopo il gol di Lautaro c’era da metter dentro Dzeko e togliere Sanchez. Contro il Milan non puoi perdere dopo aver dominato così per 60 minuti: se accade, vuol dire che c’è stato un errore dalla panchina. Doveva arrivare da lì un segnale. Penso che Simone debba migliorare nella gestione in corso d’opera delle partite: di fronte agli imprevisti, devi avere la forza di trovare la soluzione. Maestri in questo sono i vari Allegri, Mourinho, Ancelotti: Inzaghi ha dalla sua l’età, migliorerà tanto anche sotto questo aspetto“.
Mancano due giorni al derby d’Italia: tra Juve e Inter chi ha le maggiori chance di successo? Chi non vince è fuori dalla lotta scudetto?
“Rispondo subito alla seconda domanda: penso proprio di sì, e aggiungo anche che il pareggio sarebbe inutile per entrambe le squadre. Per quanto riguarda la favorita, sicuramente la Juve arriva meglio alla partita, anche perché gioca in casa con i tifosi nerazzurri assenti a Torino. Ma allo stesso tempo dico che nell’Inter ci sono giocatori orgogliosi, di grande personalità, gente che non ci sta a perdere. Faccio fatica a scommettere su una squadra. Sono invece certo di una cosa: Allegri cercherà di limitare Brozovic. Se un po’ lo conosco, Max si inventerà qualcosa in tal senso. Lui sa che se imbriglia il croato può creare problemi all’Inter, squadra abituata a partire dal basso appoggiandosi spesso al suo regista. I nerazzurri, dal canto loro, dovranno cercare di muoversi tanto e non dare punti di riferimento alla retroguardia juventina: penso che in tal modo creeranno problemi ai bianconeri“.