Juventus-Inter non può essere definita come una semplice partita, sarebbe una banale semplificazione di una rivalità calcistica ultracentenaria che arde impetuosamente nel nostro calcio arricchendolo di storia e di fascino.
Destini contrapposti, ideali contrastanti, dualismo storico.
Il cinismo bianconero contro la pazzia interista.
Questo e molto altro è Juventus-Inter.
Tuttavia a scendere in campo non sono solo due squadre, ma due universi totalmente diversi, lontani anni luce l’uno dall’altro e che ogni volta che si scontrano creano un Big Bang di emozioni e spettacolo.
Richiami storici
Fu Gianni Brera, noto giornalista, a ribattezzarlo Derby d’Italia.
Brera si accorse che nonostante le due squadre si trovassero in città e regioni separate avessero un astio calcistico come se tra di loro, in campo, andasse in atto una stracittadina.
Il dualismo tra Juventus e Inter iniziò ufficialmente nel 1909 con il primo match disputato tra le due squadre. Finì 2 a 0 per il team piemontese. Ad oggi sono 243 le partite tra nerazzurri e bianconeri con il parziale che recita: 110 vittorie per i torinesi, 73 per i meneghini, mentre 60 i pareggi.
Sono stati molti i Derby d’Italia accesi nel corso della storia. Il più famoso è senz’altro quello del 1998, quando Ronaldo subì quel clamoroso fallo da Iuliano in area di rigore giudicato regolare dal direttore di gara. Quella partita fu poi vinta dalla Juve tra le polemiche e spinse i bianconeri alla vittoria dello scudetto.
In tempi più recenti basti pensare al 5 maggio 2002 quando con la sconfitta clamorosa contro la Lazio i nerazzurri consegnarono di fatto lo scudetto alla Juve, oppure lo scandalo Calciopoli che ha visto i bianconeri retrocedere in Serie B con i nerazzurri che si presero il dominio in Italia e poi in Europa facendo scorpacciate di trofei per 5 stagioni.
Questi elementi, insieme a molteplici partite emozionanti ma anche molto discusse hanno infuocato la rivalità tra questi due club.
La sfida eterna
Anima storicamente italiana quella juventina, più internazionale quella interista.
Due stili, due modi diversi di vivere e vedere il calcio.
Da un lato la Mole Antonelliana, dall’altro il Duomo di Milano, la storica dinastia Agnelli contro quella dei Moratti, due famiglie che per anni (Agnelli tutt’ora) hanno segnato la presidenza di questi due club.
Da Mazzola contro Sivori a Ronaldo contro Del Piero, passando agli scontri tra Adriano e Cannavaro e ai più recenti Lukaku–Chiellini. Senza dimenticare simboli come Zanetti, Marchisio, Matheus, Buffon..
Juventus-Inter non potrà mai essere una partita come le altre.
Sedetevi comodi cari amici tifosi nerazzurri e bianconeri e godetevi il Derby d’Italia.
Pietro Inferrera