Nel gergo marinaresco ”alla via così“, si riferisce specificatamente alla rotta seguita dalla barca, indicando che è quella giusta da percorrere per arrivare a destinazione.
Ecco, dopo la vittoria di Torino contro la Juventus, i nerazzurri sembrano essere ritornati sulla giusta rotta che puo significare scudetto.
Dal 5 febbraio al 3 aprile: sembra essersi interrotta due mesi la striscia negativa in campionato dell’Inter.
E se neanche battere il Liverpool ad Anfield ha dato agli uomini di Inzaghi la scintilla per ritornare sui livelli della prima parte di stagione, questa scintilla è scoccata all’Allianz Stadium, espugnato di riffa e di raffa, soffrendo per 90 minuti, ma non concedendo agli avversari la possibilità di segnare.
Certo, quella dello Stadium è stata una vittoria fondamentale per rimanere aggrappati alla corsa Scudetto, ma sarebbe stata insignificante se non fosse stata seguita dal successo e dalla prestazione effettuate contro il Verona.
Una prestazione con la P maiuscola, dove hanno giganteggiato i soliti pilastri e dove per 45 minuti le speranze di non soccombere della formazione scaligera sono rimaste attaccate alle straordinarie parate di Montipò.
Dopodiché, nel secondo tempo, gli uomini di Simone Inzaghi hanno abbassato i ritmi, ma gestito meravigliosamente la partita, tanto da far risultare raramente il Verona pericoloso.
È il secondo clean sheet di fila e oltre a quello di Handanovic, autore di una grandissima parata nell’uno contro uno con Simeone, porta il nome di Milan Skriniar.
Il difensore slovacco, dopo essere stato MVP nel match contro i bianconeri, nella partita di ieri ha confermato lo splendido periodo di forma vissuto e un talento che lo rendono tra i migliori, se non il migliore, difensore della Serie A.
Ma la firma, la vera firma della serata l’ha lasciata Ivan Perisic. Non solo per i due assist, ma anche per la corsa, l’abnegazione, il sacrificio e la classe messe in mostra in tutta la partita.
Ma la sua azione migliore, è avvenuta dopo il novantesimo, sempre davanti alle telecamere, ma a gioco fermo: “Se lottiamo e corriamo come oggi non ho paura di nessuno”.
Parole che certificano un gruppo che si è ritrovato e che ha ritrovato le energie, fisiche e mentali, per poter lottare con tutte le sue forze per raggiungere la seconda stella. E, come cantava Edoardo Bennato, in riferimento alla seconda stella: ”Questo è il cammino”.
This post was last modified on 10 Aprile 2022 - 09:17