“Il calcio italiano non piò cambiare solo a parole!”, è quanto dichiarato dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Il Consiglio Federale andato in scena nella giornata odierna, evidentemente, non ha portato i risultati sperati nonostante le premesse fossero buone.
Sostenibilità: è la parola chiave sulla quale puntare, sulla quale rifondare il sistema ed il calcio italiano.
Il problema però, secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, è nato sulla questione legata all’indice di liquidità come criterio di ammissione ai campionati.
La Lega Serie A, però, incredibilmente ha votato contro questa proposta: la Lega Serie B, invece, si è astenuta.
In sintesi, la FIGC quindi decide sul futuro del calcio italiano contro – o senza, nel migliore dei casi – il voto dei suoi due principali campionati.
Una situazione complicata, difficile anche solo da immaginare: gli interessi politici si intrecciano con le volontà dei club.
Appare, quindi, che FIGC e Serie A seguano strade differenti: trovare una soluzione per il bene del calcio italiano dovrebbe essere la priorità: i tifosi meritano rispetto.