Archiviata la pratica campionato, che ha tenuto i tifosi incollati agli schermi e agli spalti fino all’ultima esaltante giornata, si preannuncia un’estate rovente sul fronte calciomercato, che potrebbe riservare scambi, partenze inattese e ritorni clamorosi.
Numerosi sono, infatti, i club di Serie A che vagliano i prossimi colpi da sferrare fuori dal campo in vista della prossima stagione, quando ai nastri di partenza il traguardo sarà lo stesso per tutti.
IL COMMENTO DI BIASIN
Digerita la delusione per lo scudetto mancato nell’allettante testa a testa con il Milan, anche l’Inter può riversare tutte le sue forze sul mercato, tessendo una rosa sempre più solida e competitiva, anche sul prestigioso palcoscenico europeo.
Il noto giornalista di Libero Fabrizio Biasin, da sempre vicino alle vicisittudini del club nerazzurro, ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di Spazio Inter, toccando gli argomenti più caldi del momento.
LUKAKU E L’AFFINITÀ CON LAUTARO
“Dybala o Lukaku? Parliamo di due giocatori forti e capaci, sarebbero sicuramente entrambi degli ottimi rinforzi per la squadra. Non è scontato che uno dei due arrivi davvero, considerando la questione ingaggio. A livello tattico sappiamo cosa sanno fare insieme Lautaro e Lukaku, l’ideale sarebbe ritrovare quella coppia, che ha portato l’Inter a rivincere lo scudetto dopo tanti anni“.
DYBALA E IL PASSATO IN BIANCONERO
“Molti danno l’affare Dybala per fatto, perché Marotta ha un po’ ammiccato nelle ultime settimane, ma non sappiamo se la trattativa andrà realmente in porto. Dybala è stato una colonna portante della Juventus, ma non è questo l’ostacolo. Lui ha in un certo senso la coscienza pulita, perché è stato il club a scegliere di privarsi delle sue prestazioni. L’unico vero ostacolo è trovare un incastro con le pretese del suo entourage“.
VICE GOSENS CERCASI
“Credo che nella testa di Inzaghi e del club ci sia la ferma volontà di costruire coppie di esterni in grado di affrontare una stagione con tanti impegni, un po’ come successo quest’anno. L’idea che possa arrivare Bellanova mi fa pensare che si possa creare la coppia Bellanova-Dumfries a destra e a sinistra quella formata da Gosens e Darmian. Su Darmian però ci sono alcuni club interessati, e se dovesse arrivare un’offerta importante, l’Inter dovrebbe prendere un altro esterno“.
BASTONI VIA?
“Parliamo di un giocatore che, oltre che giovane, capace e di prospettiva, è un grande interista, e questa non è una cosa di poco conto. L’ambiente non digerirebbe facilmente l’eventuale cessione di Bastoni, perché ha tutte le caratteristiche del giocatore che potrebbe e vorrebbe fare carriera all’Inter. In questo momento la dirigenza non ha ancora deciso di farlo partire, perché non è ancora arrivata un’offerta che piace e perché lui spinge per restare. Dovesse arrivare una proposta irrinunciabile, l’Inter dovrebbe comunque già avere un giocatore valido e di livello da proporre al suo posto. In questo momento la squadra farebbe meglio a trattenerlo“.
PERCHÉ L’INTER HA PERSO LO SCUDETTO
“Il Milan si è strameritato lo scudetto, perché soprattutto nel finale ha avuto maggiore continuità, nonostante le premesse di inizio stagione. L’unica vera mancanza dell’Inter è stata quella di non aver ragionato su un vice Brozovic: ha giocato quasi sempre, ma ha saltato 4/5 partite, di cui 3 in campionato, e proprio in quelle 3 la squadra ha fatto 2 punti su 9. Quei 7 punti sono stati decisivi per lo scudetto. Inzaghi in quel caso ha provato delle alternative tra i giocatori, forse avrebbe dovuto pensare anche a delle alternative tattiche. Ora, non a caso, l’Inter valuta Asllani per sostituire Brozovic“.
CAPITOLO NAZIONALE: DA CHI RIPARTIRE
“Più che dai giovani, l’Italia deve ripartire dai forti. Spesso si fa una cattiva pubblicità al nostro calcio, ma non è vero che siamo messi così male. Abbiamo un ottimo centrocampo, oltre che giovane, mentre davanti bisogna trovare un attaccante che segni, cosa che è mancata nell’ultimo periodo: Scamacca, Pinamonti e Gnonto possono diventare i giusti punti di riferimento, così come Bastoni in difesa. I giocatori ci sono, basta trovare le giuste alchimie, ma Mancini spesso e volentieri riesce a costruire gruppi più forti dei valori dei singoli“.
Gabriella Ricci
This post was last modified on 8 Giugno 2022 - 16:41