Galeotto fu quel tweet e chi lo scrisse: così Dante spiegherebbe oggi la sfortunata vicenda legata al nuovo portiere del Real Saragozza, che è stato tale solamente per cinque ore.
Gaizka Campos, nel 2013, twittò un messaggio rivolto a quella che nove anni dopo sarebbe stata la sua nuova squadra, apostrofandola con parole forti: “Provo disgusto per il Real Saragozza, il gol è stato una liberazione”.
Il messaggio era riferito al momento del crollo della squadra spagnola, il 19 maggio 2013, che retrocesse a causa del 2-1 rifilato dall’Atletico Bilbao alla trentaseiesima giornata di Liga.
Questo messaggio è stato considerato troppo forte dalla società che ha deciso così di cancellare il suo contratto firmato solo poche ore prima. Questo il comunicato del club:
“Dopo un’approfondita riflessione il Real Zaragoza ha preso la difficile decisione di non ingaggiare Gaizka Campos.
Non è stata una decisione facile, ma se c’è un pilastro in questa istituzione quello è il rispetto per la nostra storia e i nostri tifosi. Abbiamo la responsabilità di mantenere fede a questa promessa“.
Il giocatore all’epoca del fatto aveva solo 16 anni e non militava in alcun club professionistico e aveva commentato l’episodio solo con gli occhi di un tifoso.
In un certo senso, il club ha capito, ma non è riuscito ad andare oltre: “Il club capisce che il post scritto nel 2013 è stato un errore adolescenziale che non rispecchia la persona e il professionista.
Tuttavia, capiamo anche la pressione che una circostanza come questa comporta e che gli renderebbe molto difficile l’avventura all’interno del club“.