Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato a Radio Rai nella trasmissione Radio Anch’io Sport di diversi temi, concentrandosi sul calcio italiano.
Gravina inizialmente ha detto “C’era un po’ di scetticismo per l’inizio del campionato, visto il caldo e la scarsa preparazione, ma è stato spazzato via e la Serie A è partita nelle migliori condizioni possibili. Penso si possa ripetere anche nella prossima stagione, in attesa delle proposte, visto che ci sarà poi l’Europeo in Germania”.
Sul calcio italiano in generale:
“Stiamo riscoprendo la voglia di calcio, ne avevamo tanta e la dimostrazione è che tanta gente sta andando allo stadio. Le società sanno di dover offrire un prodotto divertente e questa è una condizione importantissima. Tutto si sta delineando, a livello di classifica ci saranno tre blocchi e questo genera interesse”.
Sulla riforma dei campionati:
“La mia scelta del proporre l’assemblea è un richiamo al senso di responsabilità, entro l’11 ottobre verrà convocata e tutte le componenti dovranno prendere coscienza della necessità di cambiamento. Il gioco del calcio ce lo richiede, ora abbiamo recuperato energie e presto procederemo. L’obiettivo è quello di togliere quel blocco sul diritto di veto”.
Sui progetti della nazionale:
“Il progetto è uno, quello di rivederci tutti insieme e colgo l’occasione per ringraziare la Lega di A per aver dato l’ok ad avere i giocatori 10-15 giorni prima del Mondiale. Mancini avrà a disposizione i calciatori e faremo due amichevoli”.
Su amichevoli e avversari della nazionale:
“Ancora no, ne parleremo con Mancini ma potremmo andare a giocare a Tirana contro l’Albania. Potremmo poi andare a fare un mini ritiro in Arabia Saudita”.
Su Mancini:
“Dobbiamo dare stabilità, il mister ha le idee chiare e ci sarà un mix tra uno zoccolo duro e altri volti nuovi”.
Sulla chiusura del mercato prima dell’inizio del campionato:
“Questo tema è vecchio e altera l’equilibrio all’interno della stabilità del calcio. Non dobbiamo comunque dimenticare che facciamo parte di un sistema internazionale e bloccarlo prima degli altri penalizzerebbe i nostri club”.
Sui giovani della Serie A:
“Le prime giornate non sono state positive, ne abbiamo visti veramente pochi. Poi il 67% dei calciatori sono stranieri e questo non è un buon segno. Ci sono però alcuni club che riescono a valorizzare i nostri talenti, che non manca, e alcuni sono appetibili anche all’estero. Devo dire comunque che alcuni giovani stranieri arrivati in Serie A hanno dimostrato grandi qualità. Dobbiamo pensare poi anche alla lista dei 25, quella attuale non sta dando frutti, dovremo metterci mano”.
Sulla diminuzione del numero di squadre in A e quanto potrebbe influire sulla Nazionale:
“Non ha grande impatto sulla Nazionale. Il problema della riduzione è legato ai grandi impegni internazionali dei nostri club. Dal 12 ottobre cercheremo la giusta quadra e l’equilibrio che cerchiamo”.
This post was last modified on 22 Agosto 2022 - 13:32