Inzaghi in conferenza: “Vi dico quando torna Lukaku”, poi l’annuncio su Asllani

L’Inter si prepara alla ripresa della Serie A. Dopo due settimane di stop per la pausa nazionali, i nerazzurri affronteranno domani alle 18.00 a San Siro la Roma. L’obiettivo è chiaro: tornare a vincere, dimostrando di aver superato la sconfitta di Udine. Alla vigilia dell’importantissima sfida ha parlato in conferenza stampa Simone Inzaghi. Di seguito le sue parole.

Inzaghi Inter Roma

Domani vi attende una partita tosta, come si riparte dopo la sosta e che partita si aspetta?

“Sara molto molto impegnativa, fatta di duelli. Incontriamo una squadra forte, che si è rinforzata, con tanta qualità e un grande allenatore. Ieri è stato il primo giorni in cui ho rivisto tutti e abbiamo analizzato la sconfitta di Udine”

La pausa ha fatto bene?

“Lo sapremo domani, dopo la partita. Sappiamo che la sconfitta di Udine è arrivata a causa nostra, abbiamo preso due gol su palla inattiva per disattenzioni. Sappiamo che dobbiamo fare di più già da domani”.

Asllani è pronto per scendere in campo da titolare? Lukaku quando lo rivediamo?

“Per Lukaku c’è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante; servirà ancora un po’ di tempo. Asllani è un giocatore scelto da me e dalla società, sta lavorando bene fin dall’inizio. Domani sicuramente comincerà la partita. A centrocampo ho Asllani, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu. Sono in quattro e tre inizieranno. Oltre a Brozovic infatti anche Gagliardini non si è allenato negli ultimi due giorni, vedremo se recupererà per la panchina”.

Negli scontri diretti quest’anno sono arrivate tre sconfitte su tre, come mai?

“Senz’altro dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte il Bayern, che è un’altra competizione. Con Milan e Lazio potevamo e dovevamo fare meglio. Domani abbiamo un altro scontro diretto con una squadra forte, cercheremo di portarlo dalla nostra parte”.

È importante sentire la fiducia della società nonostante tutto?

“Chiaramente. La società è sempre presente, a supportare in ogni momento. Per me parla la storia: dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei. Ora stiamo lavorando, non abbiamo avuto tempo perché tutti erano via con le nazionali. L’allenamento di ieri però mi ha confortato”.

Gli errori dei singoli si stanno ripetendo, hai trovato una motivazione per questo?

“È perché dobbiamo fare tutti di più, io in primis. La minima disattenzione la paghi a questi livelli. Stiamo facendo il nostro percorso in Champions, in campionato siamo in ritardo di qualche punto. Sono arrivate tante critiche, abbiamo ascoltato quelle costruttive e lasciato perdere le altre”.

Ti senti a rischio?

“Noi allenatori siamo sempre a rischio ogni partita, abbiamo qualche punto di ritardo e stiamo cercando di lavorare di più e meglio. Io sono molto tranquillo perché lavoro ogni giorno con il mio staff”.

Gosens ha detto che vuole trovare continuità: come sta e com’è la gerarchia sulla fascia sinistra?

“Robin sta bene, sono contento abbia ritrovato la Nazionale perché l’ha meritato. A sinistra ho lui, Dimarco e Darmian e dopo l’allenamento di oggi sceglierò”.

Ha già vissuto un momento come questo alla Lazio? Che differenza vede tra i due presidenti?

“Ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito e ne ho uno buonissimo con Zhang. È un presidente molto presente. Nel calcio contano vittorie e trofei e in questi sette anni sono sempre riuscito a portare vittorie e ricavi dove ho allenato e spero di continuare a farlo. Al momento Napoli e Atalanta sono prime e poi ci sono diverse squadre che hanno perso qualche punto”.

Nei fatti, perché questo di più che dice di volere dai giocatori non arriva? Da fuori sembra quasi che non si vada tutti nella stessa direzione, è così?

“È una sensazione che arriva da fuori, si va tutti nella stessa direzione. Si lavora come si è sempre lavorato. In questo momento stiamo pagando di più il singolo episodio. Lo scorso anno nel singolo episodio non prendevi gol, mentre ora siamo puniti puntualmente. Abbiamo analizzato e abbiamo visto che dobbiamo dar tutti di più, a partire da me e dai grandi giocatori che abbiamo”.

Domani cosa si aspetta dalla Roma?

“La Roma è una squadra forte, fisica, che l’anno scorso insieme a Milan e Inter è stata l’unica a riuscire a vincere qualcosa in Italia o in Europa. La squadra si è migliorata e sta avendo un buon cammino in Serie A e in Europa; bisognerà dimostrare chi arriva più pronto”.

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