José Mourinho, uno dei più grandi allenatori della storia e vincitore nel 2010 del Triplete con l’Inter, attuale tecnico della Roma, ha rilasciato, per la prima volta dal suo ritorno in Italia, un’intervista per La Gazzetta dello Sport.
Sull’impresa più difficile compiuta durante la sua carriera:
”Per me è impossibile scegliere. Ogni vittoria è speciale e ogni trofeo unico a suo modo”.
Su un ritorno futuro di Francesco Totti all’interno della Roma, come per Zanetti all’Inter:
”Non esiste questo problema. Francesco è sempre stato e sempre sarà un simbolo della Roma qualsiasi cosa succeda e indipendentemente da quello che deciderà di fare nella sua vita”.
Sui vari giocatori che sotto la sua guida sono diventati bandiere o grandi giocatori:
”Non ho giocatori che vorrei sempre con me. Io sono affezionato a tutti quelli che ho avuto ai miei ordini, non soltanto ad alcuni”.
Sulle differenze tra Milano e Roma:
”Queste città sono i due centri nevralgici dell’Italia. Milano è il motore dell’economia del Paese, mentre Roma è il centro del potere politico e, si può dire, il museo all’aria aperta della storia italiana. Mi ritengo fortunato ad avere avuto la possibilità di vivere in entrambe le città”.
Sugli stadi in cui ha allenato e vinto per tanti anni:
”Tutti questi stadi mi evocano ricordi molto intensi e molto belli. D’altronde, ognuno custodisce pagine importanti della mia carriera”.
Sulla rivalità tra Roma e Lazio:
”Ho vissuto in altre città in cui esisteva una forte rivalità fra due o anche più club. Sono abituato, non ci faccio caso”.
Sulla volontà di vincere ancora con la Roma prima di un suo futuro addio:
”Ci proverò con tutto me stesso”.
Su Roma, definita la ”città più bella del mondo”, e se la consiglierebbe ad un turista come futuro viaggio:
”Certo, assolutamente. A chi non c’è stato, consiglierei di andare a trascorrervi un fine settimana per godersi tutto”.
Sulla sua voglia di vincere, che dopo anni di carriera può essersi trasformata in amore per la città, in questo caso Roma:
”La mia voglia di vincere non andrà mai via”.
Lo ”Special One” dopo anni di carriera non ha intenzione di fermarsi e vuole ancora vincere fino all’ultimo giorno possibile.
Giacomo Pio Impastato