La Superlega è un progetto ancora vivo, nonostante le smentite e il ridimensionamento dell’ultimo anno e mezzo. I top club europei, tra cui l’Inter, non hanno abbandonato l’idea di creare un nuovo torneo continentale che possa accrescere a dismisura gli introiti economici per i club partecipanti.
Quando il progetto era stato annunciato nella primavera del 2021, la reazione congiunta di tifosi, UEFA e governi aveva stroncato l’iniziativa. I club fondatori, però, non si sono persi d’animo, come dimostra la nomina di Bernd Reichart come nuovo amministratore delegato della A22 Sports Management, società che rappresenta i club della Superlega.
Nei giorni scorsi il CEO aveva dichiarato l’intenzione di rilanciare il progetto secondo un nuovo format nel giro dei prossimi tre anni, rendendolo un torneo aperto e meritocratico. La buona riuscita della Superlega non può, tuttavia, prescindere dal dialogo con FIFA e UEFA, da sempre poco propensi a dare il loro benestare alla nuova competizione.
In particolare, ciò che spaventa Ceferin, presidente della UEFA, è l’eventuale destino della Champions League, che porta nelle casse dell’organo calcistico miliardi di euro ogni anno. Interrogato circa la possibilità di partecipare alla Superlega e alla Champions contemporaneamente, Reichart è stato categorico: ”No, non giocherebbero entrambe le competizioni, mentre il discorso è diverso per i campionati nazionali.”
Il CEO ha comunque aperto il dialogo con i vertici UEFA e attende una risposta nei prossimi giorni: ”Alla UEFA, come è dovuto, abbiamo inviato loro una lettera questa mattina e li abbiamo informati della nostra intenzione di dialogare. Non so se ci risponderanno o meno.”
La risposta di Ceferin non si è fatta attendere. Egli è al momento impegnato in Argentina, dove ha fatto visita a Claudio Tapia, presidente della Federcalcio albiceleste. Secondo quanto riportato da AS, il numero uno della UEFA si è espresso così a margine dell’incontro ai microfoni di giornalisti sudamericani e media internazionali: ”Siamo qui per parlare di calcio e la Superlega non è calcio.”
Il presidente ha poi confermato di aver ricevuto la lettera inviatagli dal CEO di A22, ma non avendola ancora letta ha preferito non esprimersi in merito. La strada dei top club per arrivare alla tanto agognata Superlega sembra sempre più tortuosa e ripida. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare repentinamente nel marzo 2023, quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si esprimerà a riguardo della vicenda.
FEDERICO LUIGI DI MINGO
This post was last modified on 21 Ottobre 2022 - 22:37