Vittorio Sgarbi, nuovo Sottosegretario alla Cultura, ha rilasciato delle dichiarazioni all’ANSA sull’ ipotetica demolizione di San Siro, attuale stadio di Milan e Inter.
Di seguito le dichiarazioni:
“Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge. San Siro è del ‘26, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, se mai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai.“
“Capisco Sala ma io metto la Pietà Rondanini e la sua collocazione come l’emblema di un errore che non si ripeterà. Qui questo errore non si farà. Nessuna soprintendenza dirà che si può buttare giù”, ha poi concluso.
Sgarbi, dunque, non sarebbe favorevole alla demolizione di San Siro ormai divenuto uno degli stadi più importante al mondo, oltre che a rappresentare una casa per molti tifosi.
Il dibattito va ormai avanti da mesi e sembra non voler cessare.
Nel frattempo Milan e Inter valutano tutte le alternative, compresa quella di costruirlo in una zona diversa da quella attuale.
Tatiana Digirolamo
This post was last modified on 4 Novembre 2022 - 20:38