L’andamento dell’Inter in campionato ha due facce: perfetta contro le squadre medio-piccole, in difficoltà contro le dirette concorrenti.
Considerando i soli tre punti dal terzo posto, non sarebbe male la posizione in classifica, ma bisogna fare i conti con un Napoli ormai in fuga e questa non è un abella notizia per i nerazzurri, pretendenti al titolo.
A fare un’analisi sulla stagione dei nerazzurri, fino ad ora, ci pensa il noto giornalista Mario Sconcerti al Corriere della Sera.
L’esperto giornalista Sconcerti ha espresso la sua idea sul momento dei nerazzurri dopo la schiacciante vittoria per 6-1 contro il Bologna: “L’Inter tocca una classifica che non aveva ancora avuto. Sembrerebbe tutto molto contraddittorio, in realtà il Bologna è uno di quegli avversari che si addicono all’Inter, gioca benino e perde molti palloni. Cerca il gioco, ma non ha la qualità dell’Inter. Così il risultato diventa presto normale“.
“L’Inter è stata dentro la gara molto più che con la Juve. Sentiva il momento. Tre gol sono state prodezze, chi sa segnare così non può sbagliarne quattro davanti alla porta. In realtà ogni tanto si annoia e finisce per rilassarsi”.
“Quando Marotta parla di dure riflessioni da fare, non si riferisce a Inzaghi, pensa ai giocatori. Inzaghi è una buona soluzione imperfetta, non è un motivatore, ma conosce il mestiere. Quando l’allenatore è un po’ trasparente, la squadra si sente protetta a priori, sa dove cadrà la debolezza se le cose andranno male. Marotta ha voluto cancellare l’alibi. Sa che non può essere colpa del tecnico se grandi giocatori commettono errori elementari, vuol dire che non funziona qualcosa nella psicologia della squadra. Il messaggio è stato ricevuto e capito”.
This post was last modified on 10 Novembre 2022 - 19:12