La storia dell’Inter mostra un legame speciale tra Milano e l’Argentina. Sono molti i campioni dell’Albiceleste che, nel presente e nel passato, hanno vestito la maglia nerazzurra. L’ultimo della lunga serie è Lautaro Martinez, che rappresenta il suo Paese nel Mondiale in Qatar.
La Nazionale di Scaloni è partita con il piede sbagliato nella competizione. La squadra sudamericana è stata, infatti, sconfitta in rimonta dall’Arabia Saudita per 1-2. Ad assistere al match era presente anche Javier Zanetti, storico capitano e ora vicepresidente dell’Inter.
Le parole di Zanetti dopo Argentina-Arabia Saudita
Il Pupi ha parlato ai microfoni di Bitbol al termine del match: “Adesso è il momento di rialzarsi in fretta e battere il Messico. Sono triste per il risultato, la verità è che tutto sembrava andare per il meglio con il primo gol velocissimo di Leo, ma l’Arabia Saudita ha creduto di poter pareggiare, si è rianimata ed è riuscita anche a trovare il vantaggio che ha difeso fino alla fine”.
Cosa è successo nel secondo tempo?
“E’ successo che l’Arabia Saudita è una squadra molto fisica, molto veloce, e l’Argentina non ha mai trovato gli spazi. Li ha trovati solo con Di María per tutto il secondo tempo, che è stato il nostro giocatore più pericoloso, ma non siamo riusciti a pareggiare. Ora dobbiamo rialzarci da questo che è un duro colpo. Ci sono due partite, dobbiamo vincerle entrambe”.
Dopo questa sconfitta su cosa bisogna lavorare: sul piano calcistico, mentale, emotivo?
“Tutto, tutto. Soprattutto la parte mentale perché è stato un colpo duro, ma dobbiamo fidarci che questi ragazzi, nelle prossime due partite, possano regalarci due vittorie e qualificarsi”.
La partita con il Messico ora diventa praticamente una finale: eliminazione o quasi ottavo di finale…
“Sicuramente una partita decisiva, dobbiamo vedere come gioca il Messico contro la Polonia ma sicuramente sarà una partita decisiva”.
Come giudichi la partita di Messi? L’hai visto bene fisicamente?
“Ho visto una partita strana perché l’Arabia Saudita ha tolto tutti gli spazi e questo significa che l’Argentina non è riuscita a fare la partita ideale”.
FEDERICO LUIGI DI MINGO