Sembrava una scena da film quella avvenuta durante Inter-Empoli di lunedì sera: mentre i nerazzurri erano in campo e Milan Skriniar prendeva un cartellino rosso per un’ingenuità difensiva non da lui, il suo procuratore, Roberto Sistici, rilasciava delle dichiarazioni a Tele Nord, in cui dichiarava che il suo assistito non avrebbe rinnovato il contratto con l’Inter. Quello che si dice “tempismo perfetto“.
Verrebbe da pensare che quell’ingenuità difensiva è stata dettata dalla poca lucidità del difensore slovacco, che forse si vede già sotto la Torre Eiffel a giocare per il PSG. Secondo il Corriere dello Sport, le dichiarazioni di Sisitici avrebbero irritato la dirigenza nerazzurra, che adesso dovrà gestire questa nuova grana insieme a Simone Inzaghi. Infatti non è affatto scontato che dall’1 febbraio Skriniar sarà un giocatore del Paris.
Inter tra Skriniar, Becao e Scalvini
Il club francese ha un budget per il mercato invernale di 10 milioni, i quali verranno investiti su un attaccante. I 15/20 milioni chiesti dall’Inter sono stati promessi dal PSG a Skriniar e al suo procuratore al momento della firma. Per questo motivo il difensore slovacco potrebbe decidere di rimanere all’Inter fino alla fine del contratto e accasarsi con i parigini alla fine della stagione.
L’Inter non si vuole far trovare impreparata e per questo motivo sta sondando diverse piste: tra queste c’è Rodrigo Becao dell’Udinese e Tiago Djalò del Lille, con un occhio di riguardo per Scalvini dell’Atalanta, obiettivo della società per il mercato di gugno.
La situazione Skriniar ricorda ciò che ha vissuto lo spogliatoio milanista con Calhanoglu e Kessie, con la differenza che i due giocatori non hanno palesato a gennaio il desiderio di non rinnovare il proprio contratto e onorando la maglia fino all’ultima giornata.
Restando in casa Inter, possiamo citare Ivan Perisic, che ha contribuito fino alla fine della stagione scorsa alla causa nerazzurra senza sbilanciarsi sul suo rinnovo di contratto per poi decidere di liberarsi come parametro zero. Un’opzione che Milan Skriniar non ha, rischiando di diventare un target di odio per i tifosi nerazzurri in caso di orrori difensivi come quello visto contro l’Empoli.
Alfonso Martino