La Uefa, come ogni anno, ha stilato un rapporto sullo stato del calcio Europeo per quanto riguarda le condizioni dell’indebitamento dei club. Da sempre fornisce informazioni fondamentali per le fonti finanziarie su cui il sistema del calcio europeo si regge.
Naturalmente il Covid ha un ruolo da protagonista in questa faccenda, la pandemia ha causato, inevitabilmente, un peggioramento delle condizioni finanziarie di alcuni club e del calcio europeo in generale.
Si tratta perlopiù di indebitamento esterno, prevalentemente bancario, c’è molta disponibilità da parte del sistema finanziario verso le esigenze dei club e lo si denota con lo spostamento dalla breve alla lunga distanza delle scadenze.
Tra le situazioni più complicate spiccano la Liga in cui il debito bancario supera i 2,5 miliardi di euro con un incremento del 54% rispetto all’anno precedente. Dietro la Liga c’è la Premier League con 1,9 miliardi di euro, ma dobbiamo tener presente che il valore e gli introiti del campionato inglese sono quasi il triplo rispetto al campionato spagnolo e alla nostra Serie A.
Parlando di casa nostra, infatti, spiccano 3 situazioni molto preoccupanti: l’Inter, la Juventus e la Roma, complessivamente si arriva ad un debito di quasi 900 milioni tra queste 3 società.
La società nerazzurra, purtroppo, detiene questo triste primato nel nostro calcio con 390 milioni mentre i cugini rossoneri appena 71 milioni ed infine il Napoli capolista è l’esempio più virtuoso con 0.
La differenza tra la Premier League e la Serie A sta anche nell’autofinanziamento, chiamato “internal debt”. Una forma di debito buona perché può sempre convertirsi in capitale proprio, mentre in Inghilterra questa forma di debito buono si aggira intorno ai 1,3 miliardi nel nostro calcio è di appena 337 milioni e ciò dimostra che i capitali interni ormai sono rari a casa nostra.
MICHELE D’ERRICO
This post was last modified on 12 Febbraio 2023 - 09:35