Questione stadio, Inter su tutte le furie con il Milan: il motivo

Per rivoluzionare, o per meglio dire modernizzare, il nostro movimento calcistico anche sulla base del modello inglese, sicuramente uno dei punti fondamentali è la costruzione di nuovi stadi all’avanguardia e che possano mostrare la grandezza di quella determinata società.

Da tempo immemore sia Inter che Milan cercavano un accordo per uno stadio unico sostitutivo al grandissimo ma ormai “obsoleto” San Siro, l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport riporta che i campioni in carica avrebbero deciso di lasciare la zona di San Siro abbandonando di fatto l’idea di uno stadio unico con la società nerazzurra scatenando il malcontento della famiglia Zhang.

San Siro
San Siro

Il Milan va in solitaria sulla questione stadio

I lunghissimi tempi imposti dalla burocrazia, che contraddistinguono questo paese da sempre, per concedere il sì definitivo al progetto della Cattedrale ha spazientito i due club e indirettamente raffreddato anche i rapporti tra le proprietà.

Lo stesso presidente rossonero Paolo Scaroni tempo fa ha ribadito la fretta del Milan sulla questione stadio e l’idea di costruire un’impianto di proprietà lontano da San Siro senza “l’aiuto” dell’Inter prende sempre piede.

D’altro canto per la società nerazzurra il progetto iniziato con i rossoneri nel 2018 è vincente e proprio per questo motivo il presidente nerazzurro non ha gradito la decisone quasi definitiva di Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e terzo proprietario dei rossoneri, il quale sarebbe propenso ad uno stadio in solitaria.

Ad oggi il club di proprietà della famiglia Zhang ha bisogno di certezze ma le ultime decisioni dei cugini rossoneri hanno scatenato fortissima irritazione tra le fila nerazzurre per come è stato affrontato il tema stadio sia dai tifosi che dalla stampa rossonera nelle ultime settimane.

In questo preciso momento c’era bisogno di coesione su tale questione, la famiglia Zhang non si sarebbe mai aspettata una scortesia istituzionale di questa portata e la rottura tra i due club è ormai imminente.

MICHELE D’ERRICO

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