Problemi di sponsor. L’Inter è alle prese da qualche tempo con una questione extra-campo, riguardante lo sponsor che figura sulle maglie dei nerazzurri: Digitalbits.
Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, l’azienda non starebbe più versando soldi nelle casse monetarie interiste. Ma allora perché continua ad esserci stampato il loro nome sulle magliette del club milanese?
A fare chiarezza sulla vicenda ci ha pensato Inter Media and Communications, che ha diramato nella giornata odierna il bilancio nerazzurro circoscritto al 31 dicembre 2022, e che ha poi riportato anche la Rosea prima citata. Di seguito il comunicato.
“DigitalBits aveva firmato con l’Inter un contratto come sponsor di manica per il 2021-22 più un triennale da main sponsor con cifre in crescita (24 milioni nel 2022-23, 27 nel 2023-24 e 30 nel 2024-25) più bonus. L’azienda ha pagato interamente i 5 milioni dovuti come sponsor di manica e i 100.000 euro per il passaggio agli ottavi di Champions 2021-22. Da lì in poi però i bonifici si sono interrotti: mancano all’appello 1,6 milioni come bonus per il secondo posto finale nella passata stagione e per la vittoria della scorsa Coppa Italia, e mancano le tre rate da 8 milioni ciascuna per la sponsorizzazione nel 2022-23. Da viale della Liberazione sarebbe potuta partire la lettera di disdetta per inadempienza, ma Zhang ha preferito non fare questa mossa e DigitalBits è ancora sulle maglie di Brozovic e compagni. Perché? Tre i motivi fondamentali: 1) non depauperare il valore della maglia con la quale è stata, per esempio, vinta la Supercoppa italiana; 2) non far perdere valore al brand nerazzurro; 3) tutelarsi in qualsiasi sede e dimostrare che l’Inter ha assolto a tutti gli obblighi contrattuali nonostante l’assenza di pagamenti”.
Giulio De Pino
This post was last modified on 28 Febbraio 2023 - 21:31