Tra i pilastri dell’attuale Inter di Simone Inzaghi è impossibile non menzionare Hakan Calhanoglu, che ha oramai conquistato il posto da titolare in cabina di regia, a discapito di Marcelo Brozovic, ora più indietro nelle gerarchie.
Il centrocampista turco si è raccontato, sin dalle origini della sua carriera sul Matchday Programme, il magazine di presentazione al derby d’Italia di questa sera. Di seguito quanto dichiarato:
Ci sono state tante persone importanti nella mia carriera, da quelle che mi stanno accanto nella mia vita agli allenatori che mi hanno formato e fatto crescere sia professionalmente che caratterialmente.
Per me umiltà, sacrificio e coraggio sono essenziali, sono caratteristiche che mi hanno accompagnato in tutta la mia carriera e che rimangono dei punti fermi anche oggi. L’importante per me è fare le cose bene, ascoltare i consigli e lavorare sempre.
Ho debuttato a Karlsruhe, una piccola città, molto bella in Germania. A Leverkusen ho vissuto un momento importante, il primo grande traguardo raggiunto. Milano è difficile paragonarla con altri luoghi, e speciale.
Da bambino passavo le mie giornate in un campetto vicino casa. Mio padre era allenatore, un giorno ero in porta e lui vedendo come rinviavo la palla la partita successiva mi ha provato in campo e ho fatto benissimo: il mio sogno è cominciato così e proseguito con tanto coraggio e sacrificio
Ci sono diversi gol che per importanza o gesto tecnico sono diventati speciali per me, come quello segnato contro il Barcellona quest’anno. Una rete che non dimenticherò è quella che ho segnato ai tempi dell’Amburgo contro il Dortmund, stavamo vincendo 2-0 all’89’, ho provato a calciare da fuori e ne è uscito un gol bellissimo.
This post was last modified on 15 Aprile 2023 - 22:51