Dalla Champions League, alla Coppa Italia, sino agli stessi prossimi passi da compiere in campionato, diversi risultano ancora gli obiettivi cui i nerazzurri dovrebbero puntare. Uno scenario di fine stagione che vede l’Inter comunque determinata verso i propri traguardi, come commentato anche da André Onana su BeIN Sports.
Un obiettivo quantomai fondamentale la qualifica alla Champions per l’Inter, con margini decisamente ristretti per la permanenza sul podio:
“Vogliamo andare in Champions. Sarebbe una catastrofe per noi non qualificarci, con i giocatori che abbiamo – ha dichiarato Onana su BeIN Sports, commentando anche la situazione dell’Inter – Sono arrivato qui e ho capito che la rivalità con Milan e Juventus è fortissimo, i tifosi preferiscono che il Napoli vinca rispetto al Milan“.
“Quest’anno abbiamo dimostrato di avere un grande campionato – ha continuato poi, commentando anche l’importanza di avere tre italiane ai quarti di Champions – Speriamo di vedere una squadra in finale e che possa vincere. Non è facile, ma con il lavoro e con il sacrificio penso possa essere un obiettivo”.
Dall’Ajax all’Inter: la rivelazione di Onana sul mercato
Un giocatore, Onana, che ha del resto segnato la sua carriera con la scelta di giocare in Italia dopo aver lasciato l’Ajax:
“Non potevo scegliere il Lione quando si è presentata l’Inter, che per me è ad un livello superiore rispetto al Lione – ha appunto raccontato il portiere nerazzurro – La scelta di giocare in Italia è stata importante anche per la mia carriera, per il tipo di formazione che fanno con i portieri, la migliore che c’è. Ho fatto un’ottima scelta, lo penso onestamente; anche se non è stato facile dire no al Lione, anche perché Karl Toko-Ekambi, col quale parlavo spesso, mi metteva pressione. Penso che venire all’Inter sia stato importante, per le ambizioni del club. All’Inter c’è più possibilità di vincere grandi trofei come la Champions League”.
“Ho incontrato nuove persone, una nuova cultura, soprattutto un portiere leggendario che era anche capitano, un’istituzione del club. In Italia alla mia età sei ancora considerato un giovane, Simone Inzaghi è venuto da me dicendomi di prendermi il mio tempo perché i prossimi anni sarebbero stati i miei. Ma col lavoro ho dimostrato di meritare la chance di giocare. E lo stesso Handanovic mi ha reso facili le cose, sono contento di averlo come compagno di squadra e come capitano“.