Sei, come le partite consecutive in cui sono arrivati solo pareggi o sconfitte brucianti come quella di La Spezia o la battuta di arresto della settimana scorsa contro la Fiorentina dopo aver creato tanto ma concretizzato nulla.
Anche ieri la squadra nerazzurra ha avuto molte occasioni ma non è riuscita a mettere in cassaforte la partita dopo il vantaggio iniziale trovato da Robin Gosens, sembrato finalmente il giocatore straordinario di Bergamo, e si è dovuta accontentare di un deludente 1-1.
Un solo gol su azione nelle ultime 6 gare, un dato raccapricciante se analizziamo la rosa dell’Inter che ha 4 tra gli attaccanti più forti della Serie A; tutto questo allora non può essere solo un caso di semplice sfortuna ma c’è qualcosa di ben più grave dietro a questa difficoltà quasi frenetica del reparto offensivo.
Al netto degli errori commessi dal tecnico, che quest’anno ha dimostrato tanti limiti dal punto di vista gestionale, i giocatori hanno le loro colpe e devono assumersi le proprie responsabilità per un periodo a dir poco grigio per l’ambiente nerazzurro.
Esclusi Dimarco e Calhanoglu, non c’è un singolo giocatore migliorato dalla scorsa stagione: l’intero reparto offensivo non ingrana mai completamente, la difesa ha evidenti difficoltà visti i troppi gol subiti fin qui e infine forse la nota più dolorosa: il centrocampo. Lo scorso anno era la vera marcia in più di questa squadra ha dimenticato i meccanismi messi in atto dal tecnico.
I due leader del centrocampo nerazzurro dello scorso anno, Barella e Brozovic, sono lontani parenti dei due giocatori decisivi della scorsa stagione. Fin qui stanno collezionando una serie di prestazioni a dir poco insufficienti.
Ora tutto passa dalla sfida di mercoledì in Champions League contro il Benfica, la squadra portoghese sta letteralmente monopolizzando il campionato lusitano e in campo europeo non sta sfigurando fino a questo momento.
Servirà la prestazione della vita per gli uomini di Inzaghi per cercare di raddrizzare una stagione a dir poco negativa con l’obiettivo iniziale dello scudetto abbandonato sin da subito e la stagione monstre del Napoli non può essere una scusante per tecnico e giocatori.
Siamo dinanzi ad una squadra smarrita, confusa, stanca e le prestazioni dei calciatori in campo sono l’emblema del periodo ner(o)azzurro. Quale migliore occasione della Champions League per reagire? Un Inter da bocciatura è rimandata a giudizio nel teatro più importante del calcio europeo.
This post was last modified on 8 Aprile 2023 - 09:40