Iniziano a muoversi le lancette. Parte il countdown di avvicinamento a quella che è, a tutti gli effetti, la partita dell’anno per l’Inter. Infatti i nerazzurri, tenendo botta dopo l’andata di Lisbona, possono regalarsi l’Euro Derby in semifinale di Champions League.
Inter-Benfica, parla Cordoba
C’è chi in nerazzurro queste partite le ha giocate, le ha vinte e le ha perse, ma sempre con la stessa voglia e temperamento: Ivan Ramiro Cordoba. L’ex nerazzurro è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, andando a toccare tutte le sfaccettature di una sfida così.
Si parte dall’attualità: “A Lisbona l’Inter ha convinto tutti. Il Benfica è stato disinnescato con intelligenza. Adesso bisogna completare il lavoro”.
Sul ritorno: “L’Inter deve fare una partita solida. Tutti si devono aiutare con armonia, come collettivo. Per me è importante non dare al Benfica l’impressione di poter rimettere la testa nella partita”.
La difesa tutta italiana: “Una difesa con i fiocchi: ben organizzata. Hanno imparato bene a muoversi insieme, dimostrando che non erano dipendenti da Skriniar. Segno che l’Inter è stata costruita per andare al di là dei singoli”.
Su Inzaghi: “Inzaghi deve gestire la partita del reparto difensivo. Deve capire le sensazioni dei difensori in una gara così importante. Bisogna saper riconoscere i momenti della partita. Quando alzare ed abbassare i toni”.
L’ultima del Benfica a San Siro: “I portoghesi sono sempre pericolosi, anche se sono passati anni (Coppa UEFA 2003-2004, Inter 4-3 Benfica). Quella partita è l’esempio che storicamente non mollano facilmente. Stavolta hanno tanti giovani e corrono tanto, meglio pensare che si parta dallo 0-0“.
Sull’Euro Derby: “Chi se li scorda il 7 ed il 13 maggio 2003. C’ero anche io in quelle semifinali. però prima di questi ragionamenti l’Inter deve fare una cosa: passare il turno. Il Milan ha fatto un gran risultato al Maradona. Diciamo che sarebbe bello raggiungerli“.