In vista dell’appuntamento di domani sera contro l’Inter, Kevin De Bruyne ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta della Sport.
Innanzitutto, il centrocampista belga ha parlato dell’ultima finale di Champions League disputata col Manchester City ad Oporto nel 2021, persa per 1-0 contro il Chelsea:
“Non mi sono mai rotto niente in carriera, ma da quella finale sono uscito col naso rotto e una commozione cerebrale. Spero proprio che stavolta vada diversamente. Dopo la partita col Chelsea in cui abbiamo sollevato il trofeo della Premier League abbiamo fatto una festa, ma sabato dopo la finale di FA Cup sono andato dritto a casa: mia moglie aveva delle cose da fare altrove e ho tenuto io i bambini. E mi sono goduto i giorni liberi in famiglia”.
Sulla preparazione alla partita:
“Non penso che faremo niente di diverso. Probabilmente rispetto a due anni fa ci sarà qualche cambiamento, ma non credo che me ne accorgerei: è passato del tempo, ho anche una figlia in più da allora. Cercherò di rilassarmi, di prepararmi come faccio di solito prima di ogni partita e di essere pronto“.
Inter-Manchester City, De Bruyne: “Lukaku è uno dei migliori amici che ho nel calcio”
Nell’intervista concessa alla rosea, De Bruyne ha analizzato il momento di forma dei nerazzurri, esponendosi anche in merito ai pronostici che vedono i Citizens come nettamente favoriti per alzare la coppa:
“Non arrivi in finale di Champions League se non sei una squadra forte. L’Inter ha conquistato la Coppa Italia, ha vinto quasi tutte le partite a fine stagione. Sono una squadra con un’identità chiara, un modulo e uno stile di gioco ben definiti: quello che fanno, lo fanno molto bene. Nessuno di noi crede che sarà facile contro l’Inter. E poi è una finale, si comincia sempre con le due squadre che hanno le stesse possibilità“.
Su cosa pensa possa fare la differenza per vincerla:
“Dobbiamo segnare un gol in più di loro, difendere meglio di loro, la solita storia di ogni partita… Ad essere onesti, penso che la chiave sia giocare come sappiamo. Vero che loro hanno il loro stile, ma anche noi abbiamo il nostro. Sono diversi, ma funzionano entrambi. Dovremo solo assicurarci che il nostro funzioni meglio”.
Su Lukaku:
“Ad essere sinceri non lo sento da un po’, dall’ultima partita che abbiamo giocato insieme col Belgio. Siamo stati entrambi molto occupati. Romelu è uno dei migliori amici che ho nel calcio, ci conosciamo da quando avevamo 13-14 anni. Questa è solo una partita: giocheremo contro, e per 90’ o quello che sarà cercheremo di batterci. Ma appena finisce torneremo ad essere amici. E ci vedremo la settimana prossima in nazionale”.
Se pensa che il City, a conti fatti, dovrebbe aver già una Champions in bacheca per quanto dimostrato in questi anni:
“Non lo so. Non l’abbiamo ancora vinta però, conta solo quello. Io sono qui da 8 anni e sono stati incredibili. Se avessimo mai immaginato di vincere tutti questi trofei? No. Abbiamo cercato di vincere ogni partita, ogni competizione a cui abbiamo partecipato, e penso che più o meno ci siamo riusciti. Ma la Champions League ancora non l’abbiamo vinta ed è qualcosa che vogliamo fare”.