Finale Champions League, sesta apparizione per l’Inter: tutti i precedenti

Oggi i tifosi interisti saranno meno esigenti del solito con i propri giocatori. I nerazzurri hanno infatti già oltrepassato il limite di ciò che veniva loro richiesto in questo cammino europeo. Tuttavia, arrivati a questo punto, perchè non tentare? Un tale palcoscenico farebbe venire l’acquolina in bocca a chiunque, anche per il più proibitivo dei sogni.

L’Inter ha adempiuto in maniera eccellente al proprio compito, togliendosi addirittura lo sfizio di eliminare i “cugini” del Milan per accedere alla finale. Il popolo nerazzurro non vincolerà la banda di Inzaghi all’obbligo di vincere, ma di sudare la maglia e gettare il cuore oltre l’ostacolo, qualunque sia il risultato.

D’altronde la Beneamata ha già affrontato queste sfide e il rapporto col passato deve essere una spinta in più rispetto al Manchester City per Lautaro e compagni. Quella di Istanbul sarà infatti la sesta finale della massima competizione europea per il club nerazzurro.

Finali Champions League Inter precedenti

Inter, cinque precedenti in finale di Champions: il bottino

La storia in Coppa Campioni della società meneghina pone le sue radici nella “Grande Inter” di Helenio Herrera, che salì sul tetto d’Europa per due anni di fila (1964 e 1965).

Il primo successo si concretizzò al “Prater” di Vienna, dove la squadra capitanata da Armando Picchi si impose sul Real Madrid di Di Stefano per 3-1, grazie alla doppietta di Sandro Mazzola e il destro vincente di Milani, che resero inutile la rete del madrileno Felo. 

L’armata del tecnico argentino si ripetè esattamente un anno dopo, il 27 maggio, tra le mura amiche. A “San Siro” il gol del mitico Jair Da Costa piegò il Benfica di Eusebio. Il ciclo “Herreriano” si concluse nel 1967, quando al “Jamor” di Lisbona fu il Celtic ad avere la meglio: 2-1 il risultato finale, con gli scozzesi che rimontarono il rigore di Mazzola con l’uno-due firmato Gemmell Chalmers.

Altra delusione nel 1970, di fronte ad un marziano. I nerazzurri di Invernizzi si dovettero inchinare di fronte al genio di Johan Crujff, che con una doppietta condusse il suo Ajax alla vittoria. L’attesa dei tifosi interisti si prolungò per 45 anni, quando nella cornice del “Santiago Bernabeu” i due palloni di Diego Milito si infilarono nella porta di Butt. Una notte indimenticabile quella del 22 maggio 2010, che l’Inter spera di replicare 13 anni dopo, sotto la luna di Istanbul.

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