Sarà mini-rivoluzione in casa Inter dopo lo straordinario traguardo della finale di Champions raggiunta solo pochi giorni fa. L’età media della squadra è molto avanzata e Marotta e Ausilio, dopo il summit di mercato con Simone Inzaghi, confermatissimo nonostante le critiche avute durante la stagione, sembrano avere le idee chiare.
In entrata si sta parlano sempre più frequentemente di Frattesi per il centrocampo, mentre per la difesa il nome in pole position è quello di Kalidou Koulibaly, che potrebbe rientrare in una maxi operazione che riguarrdebbe anche Onana, Lukaku e Dumfries.
Sul fronte uscite, gli addi certi sono già due e stiamo parlando di Skriniar che si accaserà al psg dal prossimo primo Luglio e quello di Roberto Gagliardini che terminerà il suo contratto con il club meneghino fra qualche settimana.
A proposito del centrocampista, l’ex Atalanta, per dare il giusto saluto a tutto l’ambiente, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato delle sue stagioni a Milano e soprattutto di quest’ultima.
Queste le dichiarazioni:
“Matrimonio? Abbiamo scelto di devolvere i regali a Insuperabili perché ci siamo resi conto che con una giornata così speciale avremmo potuto cambiare la vita di tante persone. Champions? È stata una grande emozione per un obiettivo che a inizio anno era insperato, poco prevedibile. Siamo riusciti a regalarci la possibilità di vincere un trofeo incredibile. Un po’ di rammarico c’è, ovvio. Contro una delle squadre più forti del mondo ce la siamo giocata alla pari, facendo noi qualcosina di più. Purtroppo, non è bastato. Ma guardiamo il lato positivo: bisogna trarre il meglio anche dalle sconfitte e questa esperienza servirà in futuro sia a me sia all’Inter. Uno dei motivi è la forza del gruppo. Abbiamo ricevuto anche qualche critica di troppo ma ci siamo compattati all’interno. Durante gli allenamenti ci siamo dati serenità ed entusiasmo l’un l’altro: questo ci ha permesso di fare un percorso importante in Champions”.
“Addio? Sono grato all’Inter, sono stati sei anni e mezzo bellissimi, dove sono cresciuto tanto: ho avuto la possibilità di vincere uno scudetto e di giocare la Champions, di vivere questo sogno. Ringrazio davvero tutti: compagni, società e tifosi”.