Luisito Suarez, leggenda della “Grande Inter” è recentemente scomparso. Centrocampista e bandiera dell’Inter, ha lasciato il segno nella storia nerazzurra ed è rimasto nel cuore di tutti i tifosi. Al suo funerale erano presenti Beppe Marotta e Massimo Moratti.
L’attuale dirigente dell’Inter Beppe Marotta ha ricordato l’ex leggenda nerazzurra, spendendo parole di stima:
“Spero che la sua figura e quella della Grande Inter sia di ispirazione per i nostri giocatori e i nostri giovani. Non solo dal punto di vista sportivo per i risultati straordinari raggiunti, hanno inculcato anche valori umani alla base di ogni vittoria dello sport, con senso di appartenenza, umiltà e coraggio. Spero che i nostri ragazzini possano emulare le gesta di questi grandi campioni così com’è stato Luis Suarez.”
Queste le parole di Beppe Marotta, che hanno sicuramente fatto breccia nel cuore dei tifosi dell’Inter, soprattutto quelli che hanno vissuto le gesta di Luis Suarez.
Luis Suarez: bandiera e primo pallone d’oro in Italia
Luis Suarez arrivò all’Inter nel 1961, fresco di vittoria del Pallone d’Oro. Fu, infatti, il primo vincitore del premio a giocare in Italia.
Militò nell’Inter dal 1961 al 1970, diventando una bandiera nerazzurra. Fu assoluto protagonista delle prime due Coppe dei Campioni vinte, consecutivamente, dalla squadra meneghina. Vinse inoltre tre scudetti e due Coppe Intercontinentali.
Dopo aver chiuso la carriera alla Sampdoria, tornò all’Inter nelle vesti di allenatore prima e di dirigente dopo l’arrivo di Massimo Moratti, che lo aveva ammirato da calciatore sotto la presidenza di suo padre Angelo Moratti.