Lo storico capitano dei Nerazzurri compie 50 anni e per festeggiare il suo compleanno ha rilasciato una lunga intervista.
Oggi non può essere una data come le altre per l’Inter. Uno dei giocatori, se non il più emblematico giocatore della storia nerazzurra taglia il traguardo dei 50 anni. Il 10 agosto 1973 nasceva infatti a Buenos Aires Javier Zanetti, personaggio destinato a cambiare per sempre la storia della Beneamata e dell’intero calcio europeo.
Con 858 presenze è il calciatore più rappresentativo dell’Inter e con 615 apparizioni è il calciatore non italiano con più presenze nella storia della Serie A. Il Pupi non è un giocatore come gli altri ed è per questo che per festeggiare il traguardo dei 50 anni ha concesso al quotidiano argentino La Nacion una lunga intervista dopo ripercorre le tappe più importanti della sua leggendaria carriera ed anche alcuni aneddoti e alcuni sogni nel cassetto.
Zanetti: “Voglio diventare presidente della FIFA”
Durante l’intervista l’argentino ha speso alcune parole per Jose Mourinho, uno degli allenatori a cui è più legato con cui nel 2010 ha vinto il Triplete, segnando la pagina più bella della storia del club nerazzurro. Nell’intervista viene in particolar modo ricordata la prima chiamata tra lui e lo Special One, dove il portoghese gli dice queste parole:
Ciao Javier, sono José Mourinho. Ho appena firmato con l’Inter e sono il tuo nuovo allenatore; sarai il mio capitano. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare insieme e mi dispiace per il mio italiano.
Il capitano argentino ricorda sorridendo l’italiano in realtà perfetto di Mourinho, che gli ha subito fatto capire la sua dedizione e il suo pieno coinvolgimento nell’avventura nerazzurra. A Zanetti è stato anche chiesto quali partite vorrebbe rigiocare e ovviamente non è mancato il ricordo alla finale di Madrid del 2010:
Giocherei ancora la finale di Champions League del 2010 per rivivere quella notte magica a Madrid. E vorrei assolutamente giocare e vincere la partita contro la Svezia, quella che ci ha fatto uscire ai gironi del Mondiale nel 2002.
Lasciando alle spalle il suo glorioso passato, un’altra domanda che è stata fatta al Pupi è una sul suo futuro, su quale traguardo vorrebbe raggiungere nei prossimi anni con tutto il cuore:
Vorrei diventare presidente della FIFA. Non c’è mai stato un presidente argentino e sarebbe un grande orgoglio diventare il primo.
Infine è stato chiesto cosa gli dà più orgoglio e la risposta del capitano non è relativa a nessun trofeo o a nessun riconoscimento. Per l’ennesima volta in Zanetti emerge tanta umiltà e tanta gratitudine:
Il rispetto delle persone che incontro, questo non è paragonabile a nessun trofeo. Anche quando mi imbatto nei tifosi di Juventus e Milan mi guardano con tanta ammirazione e mi dicono che mi avrebbero voluto in squadra.
Tanti ricordi e tanta voglia di mettersi in gioco per il Pupi, che si sarà pur ritirato da quasi 10 anni, ma continua a scrivere pagine di storia anche fuori dal campo.