L’ex calciatore dell’Inter ha rilasciato le prime dichiarazioni da giocatore dell’Union Berlino, in cui ha ribadito quanto sia stato difficile lasciare il club nerazzurro.
Questa sessione di mercato è stata piuttosto movimentata per l’Inter, che ha visto arrivare tantissimi nuovi giocatori. Da Sommer a Thuram, fino a Cuadrado e Carlos Augusto, oltre all’ex centrocampista del Sassuolo Davide Frattesi. Bisogna però considerare anche le numerose cessioni che Marotta e i suoi ‘seguaci’ sono riusciti a portare a conclusiuone.
Su tutte, quelle di Dzeko e Lukaku, che sono stati a loro volta seguiti da Brozovic e Robin Gosens. L’ex esterno dell’Atalanta ha infatti scelto di sposare il progetto dell’Union Berlino, lasciando il posto all’ex terzino del Monza Carlos Augusto. Nell’ampia intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport Germania, Gosens ha spiegato quanto sia stato difficile lasciare un club come l’Inter:
Non è stato facile per me lasciare un club come l’Inter. Volevo provare una nuova esperienza in Bundesliga ed essere di nuovo importante per una squadra. Posso vivere nella capitale e giocare ancora la Champions League.
Le parole di Gosens
Ma quella della Champions non è soltanto l’unica motivazione che ha convinto l’ex terzino dell’Atalanta ad accettare il trasferimento in Germania. Di ‘fondamentale importanza’ è stato, a suo dire, il ‘costante e intenso’ rapporto mantenuto con il ct, Flick, principale artefice di questa trattativa:
Io e Flick siamo ci siamo tenuti in contatto per tutta la durata della trattativa ed è stato fondamentale per la mia scelta. L’ho sempre usato come consulente. Ha rafforzato il mio pensiero ad andare fino in fondo in questa scelta. Non mi ha detto nello specifico di venire qui all’Union, ma continuava a ripetere di ascoltare i miei sentimenti.
Infine, non potevano mancare quelle che sono le sue sensazioni per questa nuova avventura in Germania, ma soprattutto quelli che sono i reali obiettivi che sia Gosens, sia il club, si sono imposti:
Il mio obiettivo personale è quello di giocare il più possibile e aiutare i miei compagni. Ho trovato una squadra affiatata sin da subito e che è pronta a combattere contro chiunque. Non dobbiamo nasconderci, l’anno scorso siamo arrivati quarti e questo significa entrare in Champions League. Se giochi una competizione come questa non puoi non avere ambizioni.
La chiosa finale è stato un tributo alle tifoserie di Inter ed Atalanta che ‘hanno sempre aiutato a dare il massimo in ogni partita‘.