Il calciomercato non è ancora terminato e in casa Inter Ausilio e Marotta devono fare i conti ancora con diverse importanti operazioni.
Sono ormai anni che l’Inter e i suoi tifosi devono fare i salti mortali sul calciomercato per ripianare una situazione finanziaria abbastanza traballante. Nonostante risultati come la finale di Champions e coppe nazionali vinte l’Inter è stata costretta anche nell’ultima sessione a fare cassa. Marotta e Ausilio lo hanno chiarito più volte, per andare avanti un top club necessita di ‘player trading’ e questa regola vale più che mai per il club nerazzurro.
Nell’ultima sessione il club ha ceduto calciatori importanti come Onana e Brozovic, realizzando mega plusvalenze. Oltre a questo l’Inter ha abbassato notevolmente il monte ingaggi, cedendo diversi calciatori non ritenuti più indispensabili e soprattutto non rinnovando i contratti. Una situazione difficile ma chiara e sono tanti i motivi per cui la società è andata incontro a questa delicata situazione finanziaria.
La famiglia Zhang ha avuto problemi sia in Cina che nel resto del mondo e Suning non se la passa benissimo, ma allo stesso tempo non si può dire che Steven e suo padre non abbiano creduto nel progetto nerazzurro. Dai colpi iniziali Joao Mario e Gabigol fino a Nainggolan, Dalbert o Lazaro, sono tanti gli investimenti che non hanno funzionato; o peggio calciatori strapagati che il club ha svenduto o addirittura regalato gratuitamente. E in questa sessione abbiamo visto gli ultimi due esempi di una gestione degli acquisti non certo straordinaria (ma tutt’altro).
Inter, due cessioni che fanno discutere
Negli ultimi giorni di calciomercato la dirigenza dell’Inter ha annunciato due importanti addii. Dopo annate difficili, tormentate tra discontinuità e infortuni, Robin Gosens e Joaquin Correa hanno salutato il club nerazzurro. Il primo è andato via per circa 13 milioni di euro, ceduto ai tedeschi dell’Union Berlino, mentre l’attaccante sudamericano è stato ceduto al Marsiglia in prestito oneroso con diritto di riscatto a 12 milioni. Un diritto che può diventare obbligo a determinate condizioni, come la qualificazione in Champions del club transalpino. E l’addio è arrivato quasi come una ‘manna dal cielo’ per i tifosi nerazzurri, stufi delle prestazioni deludenti e un atteggiamento spesso quasi fastidioso del calciatore sudamericano.
Quello che però in tanti hanno sottolineato (sia social che tra gli addetti ai lavori) sono i 58 milioni complessivi investiti dalla famiglia Zhang per questi due colpi, calciatori che hanno fallito ma che rappresentano comunque grossi investimenti sprecati. Negli ultimi anni la società ha speso, nonostante tutto, ma in tante occasioni i colpi non sono andati a buon fine ed anzi si sono rivelati acquisti fallimentari.