Fanno scalpore le parole dell’ex portiere dell’Inter che chiamato in causa sugli ultimi avvenimenti e polemiche della giornata di campionato ha risposto in un modo tutto suo.
Ai microfoni del Quotidiano Sportivo ha parlato l’ex portiere dell’Inter, Gianluca Pagliuca, che in un’intervista ha parlato sugli avvenimenti della sfida tra Juventus e Bologna sollevando un grosso polverone sulle scelte del VAR.
Passaggio poi nella seconda parte d’intervista sul passato e sui ricordi tra Inter e Juventus, il portiere si è confidato a cuore aperto con i giornalisti presenti ed ha raccontato alcuni retroscena
Le parole di Pagliuca
L’ex portiere ha aperto l’intervista commentando gli avvenimenti capitati tra Juventus e Bologna di domenica scorsa. Ecco le sue parole:
“Confesso che dopo il gol giustamente annullato a Vlahovic per il fuorigioco di Rabiot ho pensato: alla prima minima possibilità di dare un vantaggio alla Juve Di Bello lo farà. Ma quel rigore negato è una cosa macroscopica“.
Il portiere poi ha aggiunto un pensiero che farà scalpore:
“Sì, per quanto mi riguarda una storia che si trascina da venticinque anni. Poi dicono: Pagliuca ce l’ha con la Juve, è un anti-juventino. Confermo di esserlo: ma lo sono diventato per forza di cose. Se metto in fila i fatti come faccio a non essere anti-juventino?”.
Il commento personale poi sul VAR e il suo utilizzo nel campionato italiano:
“Il Var spesso viene utilizzato come vogliono loro. Al Milan sabato col Torino hanno dato due rigorini che non avrebbero concesso a una squadra medio-piccola. La verità è che la tecnologia è affidata agli uomini, sono sempre loro che prendono la decisione finale. E la sudditanza psicologica nei confronti dei potenti continua ad esserci, esattamente come c’era prima del Var“.
Immancabile poi il pensiero su quel Juventus-Inter targato 1998:
“Mi brucia pensare che a venticinque anni di distanza ci siano ancora molti juventini che sostengono che quello di Iuliano su Ronaldo non fosse un fallo da rigore. Poi uno si chiede come si diventa anti-juventini“.