Sanchez-Cile, spunta il retroscena: “Inter infastidita per un motivo”

Il recente comportamento di Alexis Sanchez e dello staff del Cile avrebbe mandato su tutte le furie l’Inter.

Ad appena un anno di distanza dal suo addio in direzione Marsiglia, Alexis Sanchez è ritornato all’Inter negli ultimi giorni di questa sessione di mercato. Essendo rimasto svincolato sin dal termine della passata stagione, la sua condizione atletica non è però delle migliori e, pertanto, Simone Inzaghi non ha potuto ancora contare su di lui in questo avvio di campionato.

Nonostante ciò, il Cile lo ha regolarmente convocato per le gare valide per la qualificazione ai Mondiali del 2026, mandando su tutte le furie i nerazzurri. Nei ragionamenti del club, secondo quanto riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha avuto un importante peso l’anemia di Sanchez.

Il Cile convoca Sanchez, l’Inter non ci sta: il retroscena delle visite

L’Inter è ben cosciente della condizione di cui soffre l’attaccante, la quale, pur non impedendogli in alcun modo di praticare la professione, lo costringe ad un certo tipo di cautela e di iter da rispettare.

Stando alle indiscrezioni della rosea, le recenti visite mediche dell’ex Marsiglia, svolte prima di firmare il suo nuovo accordo in Viale della Liberazione, avevano infatti dato valori di emoglobina inferiori rispetto alla sua stessa media. Nel suo specifico caso, dunque, il Coni ha previsto un ulteriore visita di idoneità sportiva, da effettuare a metà stagione (solitamente ne basta una all’inizio) e ha invitato i nerazzurri a non impiegarlo nella gara interna con la Fiorentina.

Visti gli accorgimenti presi nelle ultime settimane, la convocazione di Sanchez da parte del Cile avrebbe causato non pochi malumori dalle parti di Appiano Gentile. L’Inter gli aveva infatti chiesto di rimanere a Milano durante la sosta per le nazionali, in modo da recuperare a pieno la forma.

Ad aggravare ulteriormente la tensione tra le parti, il CT cileno Eduardo Berizzo ne ha recentemente annunciato la disponibilità per la partita contro la Colombia, andando completamente contro le raccomandazioni fatte dallo staff medico nerazzurro.